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Fase 2, il rebus dei docenti in più

Il decreto Rilancio autorizza la Azzolina ad assumere prof in deroga contro il Covid. Il fondo potrebbe bastare per 35-50 mila supplenti

07/07/2020
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ItaliaOggi

Marco Nobilio

Classi meno affollate e più docenti per garantire il distanziamento di almeno un metro «da bocca a bocca», da alunno ad alunno e da alunno a docente. Lo prevede il nuovo testo normativo del dl rilancio, con le modifiche approvate in commissione Bilancio, testo che è approdato ieri all'aula della camera, per poi tornare in Bilancio per un problema di coperture. Dovrà essere approvato definitivamente anche dal senato entro il 18 luglio prossimo. Tra le altre misure introdotte dalla commissione Bilancio, la proroga dei contratti dei 59 dirigenti tecnici assunti a tempo determinato dal ministero fino all'esito dei concorsi, l'assunzione di 1000 assistenti tecnici dal 1° settembre al 31 dicembre prossimo, la trasformazione dei contratti part-time in full time dei collaboratori scolastici ex Lsu fino al 31 dicembre, il raddoppio dei contributi alle paritarie da 150 a 300 milioni di euro e, infine, il rifinanziamento nell'ordine di 13,1 milioni di euro del fondo per la retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici.

La possibilità di ridurre il numero degli alunni per classe e di assumere più docenti è prevista dall'articolo 231-bis del dispositivo, che si intitola: «Misure per la ripresa dell'attività didattica in presenza». Lo strumento previsto è quello dell'ordinanza ministeriale, con la quale la ministra dell'istruzione, Lucia Azzolina, potrà autorizzare gli uffici scolastici regionali a derogare le disposizioni sul numero minimo di alunni per classe e ad assumere docenti e Ata con contratti a termine in eccedenza rispetto all'organico di fatto. Questi posti, però, non saranno utili per la mobilità annuale (assegnazioni provvisorie e utilizzazioni) e i supplenti saranno licenziati per giusta causa e senza indennizzo qualora in corso d'anno l'emergenza sanitaria dovesse cessare. La norma non quantifica il numero massimo di docenti da assumere. Nondimeno, il ministero dell'istruzione ha ipotizzato fino a un massimo di ulteriori 50mila assunzioni. Un numero che però, a vedere le coperture, stride con le disponibilità di cassa. La copertura sarà garantita infatti attingendo al fondo per l'emergenza epidemiologica da Covid-19, fondo onnicomprensivo previsto dall'articolo 235 del disegno di legge, nel quale confluirà uno stanziamento di 386,9 milioni di euro nel 2020 e di 600 milioni di euro nel 2021.

Essendo un fondo generale, che dovrà soddisfare anche altre esigenze, in ambienti della maggioranza si stima che in realtà le assunzioni potrebbero non superare le 30 mila. La ripartizione dei fondi tra gli uffici scolastici regionali sarà effettuata sulla base di un decreto che sarà emanato dal ministero dell'istruzione di concerto con il titolare del dicastero dell'economia. L'ordinanza potrà prevedere anche la possibilità di concludere gli scrutini per l'anno scolastico 2020/2021 entro il termine delle lezioni in deroga al termine del 30 giugno previsto dall'articolo 74 del decreto legislativo 297/94. È prevista anche l'assunzione di 1000 assistenti tecnici a tempo determinato da settembre a dicembre 2020. Ciò per assicurare la funzionalità della strumentazione informatica anche nelle scuole dell'infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo grado. E anche per il supporto all'utilizzo delle piattaforme multimediali per la didattica. Gli assistenti tecnici saranno ripartiti tra le regioni con un decreto ministeriale che sarà emanato entro 30 giorni dall'entrata in vigore della legge di conversione. È prevista anche la trasformazione a tempo pieno dei contratti dei collaboratori scolastici ex Lsu assunti con contratti part-time. Il full time, però avrà effetti solo fino al 31 dicembre prossimo e il completamento dell'orario sarà attuato tramite contratti a tempo determinato che si cumuleranno con i contratti a tempo indeterminato attualmente in essere. Il nuovo testo del disegno di legge di conversione contiene anche un finanziamento di 13,1 milioni di euro in favore dei dirigenti scolastici. La misura servirà a finanziare il fondo unico nazionale destinato a garantire le risorse per la retribuzione di posizione e la retribuzione di risultato dei presidi.