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Gualtieri: «Tre miliardi per Fioramonti? Quest’anno non ci sono»

Il ministro dell’Economia annuncia: faremo investimenti e concorsi ma non possiamo fare di più

05/10/2019
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Corriere della sera

I tre miliardi per scuola e università chiesti all’inizio del suo mandato dal ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti non ci saranno. E pazienza se lui ha minacciato le dimissioni, se non si troveranno due miliardi per la scuola e uno per l’Università nel prossimo bilancio: per come stanno le cose, ha spiegato a chiare lettere il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri a Piazzapulita su La7, «tre miliardi aggiuntivi in un anno non ci sono ma, se guardate tra le pieghe della Nadef, sono molti i soldi aggiuntivi per l’istruzione». «La scuola deve essere finanziata, ha ragione Fioramonti. Gli ho detto che, per la prima volta, non gliela taglio e ci stiamo mettendo dei soldi in più. Adesso partono i concorsi e c’è un impegno forte per aumentare le risorse».

L’aumento agli insegnanti

Quello che ci sarà e che è stato promesso ai sindacati sono i soldi per l’aumento di stipendio degli insegnanti, che sarà contenuto nel rinnovo del contratto per il quale devono ricominciare le trattative. Il governo Conte I aveva già stanziato risorse per un aumento di 40 euro, ora la promessa è 100 e dunque restano da trovare gli altri fondi. Ci saranno poi i soldi per l’edilizia che provengono da finanziamenti europei. Gualtieri parla anche dei nuovi concorsi che però non si tradurranno in un aumento del personale scolastico ma nel recupero dei posti degli insegnanti che sono andati in pensione.