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"Ho scritto al rettore Un’istituzione seria non dà spazio all’esoterismo"

Intervista a Elena Cattaneo

13/11/2018
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la Repubblica

Elena Cattaneo è docente alla Statale di Milano e senatrice a vita.

Perché trova scandaloso che il Politecnico ospiti e sponsorizzi questo convegno?

«Come ho scritto al Rettore, stupisce che un’istituzione scientifica seria e rigorosa avalli con nome e sede una pratica che sconfina in esoterismo e stregoneria. Quando le istituzioni accademiche e di ricerca, che dovrebbero essere i globuli bianchi di un Paese scientificamente immunodepresso, vengono meno, trovano spazio ciarlatani e narrazioni che allontanano cittadini e politici dalla realtà. La decisione è ancora più singolare, visto che l’agricoltura italiana versa in drammatiche condizioni, avendo perso competitività, biodiversità e resa, anche per decisioni politiche contrarie all’innovazione».

Perché il Politecnico avrebbe dato il suo patrocinio?

«Credo che il Rettore non avesse inteso di cosa si stesse trattando, salvo poi – sollevata la questione – temere di essere accusato di censura se avesse annullato il convegno. Temo che poi si sia pensato di correggere "in corsa" l’evento promuovendo una malintesa par condicio tra scienza e antiscienza, di cui il cornoletame biodinamico è un ottimo esempio.

Purtroppo un confronto così finisce, agli occhi dei non esperti, con il parificare gli astrologi agli astrofisici. Dopo che la comunità scientifica si è espressa in modo corale sull’abnormità della scelta del Politecnico, vi sono tutte le condizioni perché il Rettore possa sottrarre l’ateneo dall’inciampo. Ha gli argomenti per dire che non è un atto di censura, ma una difesa della scienza e del buon nome della sua istituzione. Il Rettore Resta ha la possibilità di prevenire quelle "scuse" che nel 2016, il Rettore della Bocconi, dopo aver ospitato un convegno simile e riconosciuto d’esser di fronte a "pseudo-scienza", ritenne doverose, dichiarando che l’episodio non si sarebbe ripetuto».

Perché la biodinamica ha un seguito crescente?

«Sono fortunatamente fenomeni di nicchia che raggirano un numero limitato di persone. Sono occasioni come queste, in cui si accreditano presso le istituzioni pratiche astrologico-sciamaniche, che alimentano l’inganno al consumatore, avvinto da una narrazione illusoria ed elitaria della filiera agroalimentare, incoraggiata dalla grande distribuzione (Esselunga promuove il convegno al Politecnico). È poi il marketing a raccontare la biodinamica (tutta sotto copyright) come un sovrappiù "di rigore" rispetto all’ agricoltura biologica. Il tratto comune dei due "bio" è l’accreditarsi come panacea ambientale dell’agricoltura, affossando buone pratiche scientifiche, come il miglioramento genetico. – (e.d.)