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Il Corriere - La Moratti sceglie il cardinal Tonini

La Moratti sceglie il cardinal Tonini E' presidente onorario della commissione per il codice degli insegnanti. Proteste a sinistra ROMA - Il cardinale Ersilio Tonini è stato nominato con un d...

04/11/2001
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Corriere della sera

La Moratti sceglie il cardinal Tonini

E' presidente onorario della commissione per il codice degli insegnanti. Proteste a sinistra

ROMA - Il cardinale Ersilio Tonini è stato nominato con un decreto del ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, presidente onorario della commissione che dovrà definire le linee guida del codice deontologico degli insegnanti. "Bisogna dare un'anima alla scuola - ha commentato il cardinale - affinchè sia in grado di dare un modello di valori ai giovani". Subito sono esplose le polemiche. Sinistra ds, Comunisti italiani e radicali hanno accusato la Moratti di aver calpestato la laicità della scuola pubblica. Il ministro ha puntato sul porporato, che da sempre si è occupato di questioni etiche, per sottolineare l'importanza dell'iniziativa. Il presidente effettivo della commissione è in realtà l'avvocato generale dello stato Plinio Sacchetto. Nonostante la levatura del cardinale gli ambienti laici sono insorti. I primi a gridare allo scandalo sono stati i radicali. "Si resta sbigottiti e increduli nell' apprendere che il ministro Moratti ha deciso di nominare il cardinale Ersilio Tonini presidente onorario del gruppo di lavoro per definire il codice deontologico del personale della scuola", ha affermato Rita Bernardini, presidente dei radicali italiani. "Se la notizia risultasse fondata, ci troveremmo - ha proseguito - di fronte ad un nuovo caso di grave commistione tra pubblica amministrazione e Chiesa, in spregio ai valori della laicità dello Stato". Secondo Piergiorgio Bergonzi, responsabile scuola del Pcdi "La nomina contrasta con il principio fondamentale di laicità e pluralismo che deve caratterizzare la scuola pubblica. Un'altra chiara conferma alla tendenza alla privatizzazione del nostro sistema formativo". "L'accoppiata Confindustria-Vaticano - ha protestato Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas - è alle spalle dell'attività di questo ministro in maniera dichiarata. Gli insegnanti un loro codice ce l'hanno da sempre ed è lavorare bene per la scuola pubblica". "Una cosa del genere poteva essere fatta nello Stato Pontificio - ha dichiarato Giorgio Mele, uno dei reggenti dei Ds, da sempre a sinistra nel partito -. Ma poi Cavour aveva affermato il principio della libera chiesa in libero stato". Niente da eccepire per Giovanni Manzini, responsabile scuola della Margherita: "Una scelta coraggiosa e seria". "Tonini ha uno spirito giovane - ha ribattuto Manzini -. La laicità dello stato sta nelle idee e non nello status sacerdotale".
Il cardinale dovrebbe offrire un contributo alla ridefinizione di nuove regole etiche e morali per la professione docente. Un problema molto sentito dal ministro, specie dopo le critiche della Corte dei Conti sulle falle dimostrate dal sistema disciplinare degli insegnanti. Entro sei mesi la commissione dovrà consegnare una relazione con delle proposte su un sistema diritti e doveri. Si tratta di un passo che va nella direzione di nuove regole professionali per gli insegnanti, che potrebbero portare anche ad un ordine. Fanno parte del gruppo Marco Rossi Doria, maestro di strada, Rosario Drago, consigliere della Moratti, Alessandra Cenerini, presidente di un associazione che da sempre si batte per l'ordine professionale dei docenti, Paola Zeman, avvocato dello stato Carmela Lo Giudice, dirigente generale dell'Umbria, Roberto Leoni e Massimo Tocci, ispettore e dirigente del ministero dell'Istruzione, Giancarlo Cappello, capo d'istituto, Carla Xodo e Giuliano Piazzi, professori universitari. Completano la commissione sei insegnanti e un rappresentante dei dei genitori. Sempre ieri la Moratti ha insediato una commissione per fare il punto sull'applicazione delle legge di parità tra scuola pubblica e privata, la numero 62 del 2000. La coordina Mariolina Moioli, ex parlamentare Ppi, consigliere del ministro. Tra i collaboratori Luisa Ribolzi, docente di Sociologia dell'educazione a Genova, Attilio Oliva, ex responsabile scuola di Confindustria, Franco Nembrini, responsabile scuola della Compagnia delle Opere e Don Guglielmo Malizia, pedagogista dell'Università Salesiana.