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Il Manifesto - Cari docenti vi scrivo, così vi distraggo un po'

Cari docenti vi scrivo, così vi distraggo un po' Lettera di Moratti: "Noi investiamo sugli insegnanti". La Cgil: "Di che parla?". Sciopero il 12 novembre CINZIA GUBBINI - ROMA "C...

09/11/2001
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Cari docenti vi scrivo, così vi distraggo un po'
Lettera di Moratti: "Noi investiamo sugli insegnanti". La Cgil: "Di che parla?". Sciopero il 12 novembre
CINZIA GUBBINI - ROMA

"Cari docenti", il ministro dell'istruzione Letizia Moratti prende carta e penna e invia una lettera agli insegnati. Indossa i panni della manager vicina ai "suoi" lavoratori e lancia un accorato appello alla necessità di un'"alleanza", malcelato riferimento ai martellanti richiami all'unità nazionale che casca proprio nel primo giorno di entrata in guerra dell'Italia. "Ho inziato un viaggio di ascolto in tutte le regioni. La scuola che sto imparando a conoscere è fatta di luci e ombre", scrive e aggiunge: "i docenti si sentono gravati da troppi adempimenti burocratici, mentre vorrebbero potersi dedicare di più ai ragazzi e al rapporto con le famiglie". Oddio, magari sono anche un pò indignati per questioni contrattuali. Moratti non la mette proprio così. Rassicura tutti sulla generosità della finanziaria, puntando su un'astratta "esigenza di inziare un percorso di valorizzazione degli insegnanti", nonostante l'eredità di "una difficile situazione economica ulteriormente aggravata dalla guerra in Afghanistan". E parlando, appunto, della "finanziaria di guerra" - termine coniato dal movimento studentesco - annuncia l'approvazione di uno stanziamento di 381,43 milioni di euro nel 2003 e 726,75 milioni di euro nel 2004. Rilancia anche l'idea "di un'area contrattuale separata per i docenti", aprendo le porte a "lettere e suggerimenti" sul neonato forum di www.istruzione.it.
Insomma, il ministro ci prova in vista del 12 novembre, giorno dello sciopero convocato da Cgil scuola, Gilda, Unicobas e Cub-Scuola. Ma la Cgil non recede e invita tutti i docenti a un sit-in di fronte al ministero, in viale Trastevere, a partire dalle 11 e a molte altre previste in più di cento città italiane. A Milano, ad esempio, l'appuntamento è alle 10 a piazza Diaz. Rivendicazioni chiare, che il segretario generale della Cgil scuola, Enrico Panini, ribadisce rispondendo alla lettera del ministro. "Ma di quale finanziaria parla?", si chiede, spiegando che: "prevede un taglio di oltre duemila miliardi e nessun investimento di nuove risorse nella scuola. Un paese civile si distingue per gli investimenti che sceglie. I soldi stanziati non sono altro che risparmi reinvestiti, questa è la verità". E non si ferma qui: "Si tagliano 30 mila posti di lavoro fra i docenti e qualche migliaio fra il personale tecnico-amministrativo. Cambiano le commissioni d'esame senza che si dica chiaramente come cambiano i contenuti dell'esame stesso". Le proposte di un'area contrattuale nascondono: "l'assenza di risposte al vero problema: risorse contrattuali per salari europei".
Altrettanto duro Piero Bernocchi dei Cobas, reduce dello sciopero ben riuscito del 31 ottobre scorso: "Moratti mente sapendo di mentire. L'aumento di stipendio è dell'1,6% con un'inflazione prevista del 2,8%, e l'area contrattuiale separata per i docenti "è solo la via per privatizzare il lavoro docente e arrivare a forme contrattuali peggiori introducendo una divisione tra docenti e lavoratori della scuola"."Respingiamo la lettera al mittente è sui fatti che vogliamo risposte concrete e coerenti", commenta Alessandro Ameli coordinatore della Gilda.
Si ripropone invece la preoccupante spaccatura tra Cgil, Cisl e Snals. Lo Snals ha definito "strumentale" lo sciopero del 12 novembre. Il bello è che né Cisl né Snals si dicono pienamente soddisfatti, ma accordano fiducia a Moratti. "Le parole del ministro sono incoraggianti: auguriamoci che si concretizzino in fatti reali", ha detto Daniela Colturani segretario della Cisl scuola. "Ci aspettiamo oltre al reinvestimento delle economie anche un immediato piano pluriennale di risorse aggiuntive per la scuola", ha dichiarato Fedele Ricciardo, segretario dello Snals. Dunque, di fronte a un'evidente taglio dei fondi alla scuola (aldilà delle buone intenzioni, si intende), a riforme a tutto campo incuranti degli sforzi già sostenuti dagli insegnanti per adeguarsi a quelle precedenti, di fronte, infine, a una sempre più spavalda partigianeria delle scuole private il mondo sindacale si divide sui "ma" e i "se".
Ci saranno invece gli studenti dell'Unione degli studenti e degli universitari. Mobilitati anche i confederali dell'università perché la finanziaria "strangola gli atenei". Ne sanno qualcosa gli studenti della Sapienza di Roma. Ieri i collettivi hanno occupato la mensa centrale per protestare contro il progressivo decurtamento delle mense accompagnato da un aumento delle tariffe. I lavoratori li hanno appoggiati, dando da mangiare a tutti.