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Il Manifesto - un corteo tira l'altro

Un corteo tira l'altro Scuola, indette manifestazioni per il fine settimana. A Roma proseguono le occupazioni CINZIA GUBBINI - ROMA Domani gli studenti del liceo Tasso incontreranno il ministro...

27/11/2001
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il manifesto

Un corteo tira l'altro
Scuola, indette manifestazioni per il fine settimana. A Roma proseguono le occupazioni
CINZIA GUBBINI - ROMA

Domani gli studenti del liceo Tasso incontreranno il ministro Moratti. Ore di attesa e di interrogativi su come proseguire la mobilitazione delle scuole medie superiori della capitale e su cosa dire al ministro. Intanto, questo è lo stato dell'arte: il liceo Righi, il primo a occupare, ha disoccupato ieri. Il Mamiani è al suo quarto giorno di occupazione: i ragazzi stanno organizzando corsi di studio. L'argomento, dicono "va dal popolo di Seattle a tutte le mobilitazioni contro la globalizzazione selvaggia", compresi incontri sulle carceri turche. Il Cavour ha iniziato il suo percorso di cogestione con i professori.
Ma il liceo più sotto pressione (e sotto i riflettori) è il Tasso. Gli studenti, invitati a confrontarsi con il ministro nell'ambito dell'incontro con il Forum delle associazioni studentesche, sta decidendo come muoversi. Questa mattina si preannuncia qualcosa: "chissà, magari ci vedrete nella zona di Porta Pia", comunicano. Ma l'argomento principale, che li ha trascinati in un'assemblea fino a tarda sera, riguarda l'occupazione che sarebbe dovuta durare fino a oggi. Ma il faccia a faccia con il ministro cambia tutto. La preoccupazione di molti è che l'interruzione della protesta possa essere collegata alla "concessione" di Moratti. "L'occupazione non è stata decisa per chiedere un incontro al ministro. Quello è solo uno dei risultati", spiegano gli studenti. Altri propongono di non badare ai messaggi subliminali, e di disoccupare domani raggiungendo il luogo dell'incontro in corteo. Altri ancora ritengono indispensabile mantenere la scuola "liberata" almeno fino alla fine della settimana: "ci servono spazi per fare assemblee, bisognerà discutere di quello che ci dice il ministro, e metterci in contatto con le altre scuole in mobilitazione". Tanto più che sabato potrebbe esserci una manifestazione cittadina contro la riforma del governo.
E un momento di protesta unitaria pare necessario, perché a Roma (strano a dirsi) non esiste un collegamento efficiente tra le scuole, tanto che spesso una scuola occupata non sa cosa stia facendo l'altra. Da parte sua, l'Unione degli studenti (l'associazione legata alla Cgil) lancia manifestazioni in tutte le città per venerdì. E visto il successo raggiunto dai digiunatori del Tasso (in sciopero della fame per sei giorni prima di strappare l'incontro col ministro) da ieri sono a digiuno trenta ragazzi della Confederazione degli studenti - ma solo fino a domani. Quindi, l'incontro con il fantomatico Forum delle associazioni studentesche - pensato dal ministero come tappa della via crucis verso gli Stati generali della scuola - potrebbe diventare interessante. Intanto un invito agli studenti arriva da Piero Bernocchi dei Cobas scuola: "Spero che gli studenti parteciperanno al percorso che sta portando verso lo sciopero generale, ovviamente con le loro forme - dichiara - e crediamo sia doveroso rispondere agli Stati generali che Moratti sta preparando, magari con una manifestazione, per evidenziare che quelli non sono certo gli Stati generali della scuola pubblica, bensì l'incontro per sancire l'affossamento di una scuola laica e privatistica a favore della scuola privata".