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Il Mattino-come cambia la scuola-La Moratti boccia Berlinguer

COME CAMBIA LA SCUOLA DANIELA LIMONCELLI La Moratti boccia Berlinguer. Lo fa con la sua controriforma. Cancellato il modulo del 7+2+3, spina dorsale della rivoluzione berlingueriana, spunta la f...

29/11/2001
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Il Mattino

COME CAMBIA
LA SCUOLA

DANIELA LIMONCELLI
La Moratti boccia Berlinguer. Lo fa con la sua controriforma. Cancellato il modulo del 7+2+3, spina dorsale della rivoluzione berlingueriana, spunta la formula morattiana dei cicli scolastici: 5+3+4. Resta fissato in 12 anni, fino quindi ai 18, l'obbligo per tutti di istruzione e formazione obbligatoria. Ma non è scontato: la durata variabile prevista per le attività propedeutiche per l'accesso all'università e alla formazione superiore possono prolungare questa durata fino a 13 anni. Fino a 14, poi, se si considera il credito acquisito frequentando la scuola d'infanzia. Il documento del "Gruppo ristretto di lavoro", presieduto dal professor Giuseppe Bertagna (frutto di un lungo confronto tra focus group, studenti, genitori e prof) ripesca il passato anche se introduce una serie di novità. Ma vediamo i punti principali della proposta sulla riorganizzazione dei cicli di studio, dalla scuola all'università.
Il nuovo ciclo. Largo al riconoscimento della frequenza della scuola dell'infanzia (resta facoltativa e triennale) equiparata ad uno dei 12 anni di istruzione o formazione necessari per ottenere una qualifica (oggi ne bastano 10). Resta intatto, azzerando la riforma-Berlinguer-De Mauro, l'impianto della "vecchia" elementare (5 anni) e media (3 anni). Otto anni ai quali vanno ad aggiungersi 4 anni (non più 5) di scuola superiore. Scelta degli studi secondari, quindi, a 14 anni (e non più a 13 come voleva Berlinguer ). Questi due cicli saranno suddivisi in 4 cicli biennali unitari sul piano della continuità didattica e organizzativa, e in due cicli quadriennali per le attività dei laboratori. "Un ciclo di base unico di 7 anni - é scritto - si scontrava con problemi di realizzabilità e di praticabilità". Come onda anomala, sconvolgimento di un assetto territoriale, incertezze di collocazione professionale dei docenti. La scelta dei 14 anni, però, non sarà irreversibile: si potrà cambiare idea "trattandosi di percorsi flessibili".
Istruzione superiore. Tre le possibilità individuate dal gruppo di lavoro: licei, istituti di formazione secondaria a tempo pieno (Istituti) e formazione secondaria in alternanza scuola-lavoro. Confermato il diploma a 18 anni. "Ma - si spiega nel documento - ha recuperato anche la possibilità di ottenere una Qualifica di formazione secondaria a 17 anni e di distribuire la formazione superiore tra i 18 e i 21 anni". La filosofia dei nuovi cicli scolastici punta al potenziamento della formazione superiore che dovrà essere "concorrenziale con i corsi universitari" e potrà distribuirsi su un arco di tempo da un trimestre a sei semestri.
I corsi di qualifica. Sono tutti triennali. Il primo anno, pur rispecchiando le esigenze del profilo professionale terminale, é comune a tutti i corsi di formazione secondaria e, per la maggior parte, a quello del primo anno dei corsi dell'istruzione secondaria. I successivi sono sempre più specifici. Si contempla la possibilità di avere una Qualifica a 17 anni per entrare nel mercato del lavoro.
Il profilo. Per "promuovere il profilo finale degli allievi" si affianca all'orario obbligatorio di 825 ore annuali, quello facoltativo fino a 300 ore annuali, da svolgersi in laboratori di informatica, lingue straniere, attività motorie, sportive, espressive (cinema, teatro o fotografia), recupero degli apprendimenti.
Accesso all'università. Terminato il corso di studi tutti potranno scegliere tra università e formazione superiore (compresi quelli che scelgono la formazione). Ma al momento del loro accesso agli atenei o ai superdiplomi chi non fosse sufficientemente preparato potrà frequentare "moduli specifici di riallineamento contenutistico e metodologico" lunghi da un mese ad un anno.
Una bozza "aperta". Il documento-Moratti, é "materiale aperto" che ha contato sull'elaborazione di oltre 8mila questionari. Un forum on line raccoglierà proposte fino ad una settimana prima degli Stati generali dell'istruzione (19 e 20 dicembre). Il documento è in rete su www.istruzione.it.