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Il mattino - Droga: il ministro attacca, gli operatori rilanciano;L'informazione nelle scuole ha aiutato i giovani

Droga: il ministro attacca, gli operatori rilanciano L'informazione nelle scuole ha aiutato i giovani ELISA DI GUIDA Uso abuso, dipendenza: pochissimi gli adolescenti capaci di valutare la differ...

07/11/2001
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Il Mattino

Droga: il ministro attacca, gli operatori rilanciano
L'informazione nelle scuole ha aiutato i giovani
ELISA DI GUIDA
Uso abuso, dipendenza: pochissimi gli adolescenti capaci di valutare la differenza tra utilizzo occasionale di sostanze psicotrope e tossicodipendenza. Dopo il convegno di San Patrignano il ministro Moratti ha invitato le famiglie a collaborare con le istituzioni scolastiche contro le droghe. E non solo. Il ministro ha polemizzato con i Ser.T., i servizi territoriali per le tossicodipendenze, attaccando sia i loro metodi di lavoro sia le attività di prevenzione svolte in classe. Dal canto loro i Ser.T contrattaccano difendendo le loro modalità di intervento. Ma che cosa si fa, nelle aule e tra i banchi, per aiutare i ragazzi ad evitare la droga? I docenti referenti per l'educazione alla salute o alla legalità possono, da soli, progettare un'efficace azione di prevenzione? La necessità di applicare strategie specifiche rende indispensabile l'aiuto di esperti, di medici e psicologi appartenenti ai Ser.T. "Il dipartimento di Farmacodipendenza dell'Asl Napoli 1 - spiega il dottor Tommaso Pagano - ha messo a punto una linea di indirizzo per le attività di prevenzione dei rischi connessi all'uso ed all'abuso di sostanze psicotrope rivolta agli studenti delle scuole secondarie, articolato su due livelli". Quali? "Il primo - continua il medico - si riferisce a tutte quelle iniziative che facilitano l'equilibrato sviluppo biopsichico ed il benessere sociale in età evolutiva, il secondo prende di mira la diffusione di conoscenze, atteggiamenti, abilità e culture che promuovano efficaci ''resistenze'' alla diffusione di comportamenti a rischio". Come avviene l'incontro tra scuole e Ser.T.? In molti istituti operano i Cic, i centri di informazione e consulenza, veri e propri sportelli di ascolto rivolti agli studenti. Attraverso i Cic, gli operatori dei Ser.T., possono valutare gli interventi. Il prototipo di intervento dei Ser.T. napoletani prevede l'individuazione di "gruppi bersaglio", identificati negli studenti del triennio superiore. In una prima fase si svolgono incontri di 90 minuti, protetti dalla privacy, di informazione con esperti sia. In seguito agli studenti più interessati viene chiesto di costituire gruppi ristretti, coordinati da un tutor, per approfondire i temi trattati. In una seconda fase si avvia una gestione delle iniziative rivolte alla scuola con approfondimenti e elaborazioni statistiche. Il Ser.T. dell'Asl Napoli 1, distretto 45, ha identificato, l'anno scorso, cinque istituti superiori - Giordani, Duca degli Abruzzi, Pagano, Vittorio Emanuele, Boccioni - per effettuare attività di prevenzione. L'intervento che prevedeva, oltre all'incontro con le classi, la somministrazione di un questionario, ha rivelato che "molteplici sono le occasioni di contatto con sostanze psicotrope illegali".