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Il Mattino-La "due giorni" del 19 e 20:

La "due giorni" del 19 e 20: anche altri otto Comunihanno declinato l'invito Ci sarà la "zona protetta" ELENA ROMANAZZI ANCHE a Foligno ci sarà la "zona protetta" come a Genova. Il piano per ...

16/12/2001
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Il Mattino

La "due giorni" del 19 e 20:
anche altri otto Comunihanno declinato l'invito
Ci sarà la "zona protetta"

ELENA ROMANAZZI
ANCHE a Foligno ci sarà la "zona protetta" come a Genova. Il piano per la sicurezza, contrariamente a quanto era stato detto nei giorni scorsi, è stato cambiato. E i duemila agenti che saranno a Foligno avranno l'ordine ben preciso di non far avvicinare i manifestanti (dovranno rimanere obbligatoriamente fuori le mura) alla "zona" che sarà in sostanza tutto il centro storico. Un cambiamento che fa crescere ulteriormente la tensione per la due giorni degli Stati generali della scuola previsti per il prossimo 19 e 20 dicembre. Il sindaco di Foligno, Maurizio Salari, ancora una volta ha scritto al ministro della Pubblica Istruzione chiedendo "un riesame della questione" che prenda in considerazione lo spostamento della convention "fuori dal centro storico", indicando anche luoghi ben precisi. A questa lettera si è aggiunta l'agitazione dei commercianti terrorizzati dall'arrivo dei manifestanti ed hanno chiesto al sindaco di non concedere l'Auditorium di San Domenico. La due giorni potrà essere seguita - ha annunciato il ministero della Pubblica Istruzione - via satellite o su internet. Alla convention sono state invitate in tutto 1.300 persone. Ma gli assessori comunali all'Istruzione di numerose città tra cui Napoli hanno già declinato l'invito, ma sono disponibili all'apertura di un tavolo in sede Anci per discutere la riforma.
Le proteste
Già ieri a Foligno centinaia di studenti hanno organizzato una manifestazione contro gli Stati generali e il ministro Letizia Moratti. A Roma contro la riforma sono scesi in campo gli insegnanti e il personale Ata dei Cobas, un corteo che ha paralizzato la città e che si è concluso con un sit-in davanti a Montecitorio. Alla protesta dei Cobas si sono aggiunti anche molti studenti delle scuole occupate e in autogestione. Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas ha parlato di una "brutale controriforma" che va a cancellare "il 50 per cento delle materie formative". Migliaia di studenti si sono ritrovati per le strade di Genova e sempre con lo stesso obiettivo: impedire la riforma degli ordinamenti dei cicli. A Perugia la Cgil ha organizzato i contro-stati generali. E la Uil in contemporanea ha organizzato in cento scuole delle assemblee. L'11 gennaio invece hanno proclamato uno sciopero generale i dirigenti scolastici della Cgil-Cisl-Uil, per la mancata emanazione dell'atto di indirizzo indispensabile per la firma definitiva del primo contratto nazionale.
Le Accademie
Il ministro Moratti ha ritirato il decreto sulle Accademie di Belle Arti e sui Conservatori. La Confederazione degli studenti ha cantato vittoria, perché - spiega il presidente della Cds - dopo due settimane di protesta abbiamo impedito che le Accademie e i Conservatori tornassero indietro e che non ci fosse più la parificazione con il titolo di studio delle università.
La Finanziaria
Il pacchetto scuola è stato approvato alla Camera nell'ambito della Finanziaria 2002 tra mille polemiche. A causa di un emendamento presentato da Alleanza nazionale nel quale si prevedeva di introdurre nelle elementari l'insegnamento obbligatorio della lingua straniera e della ginnastica, affidati a docenti abilitati. L'emendamento, grazie all'intervento del ministro per i rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi è stato accantonato perché avrebbe comportato lo "stravolgimento dell'impianto della Finanziaria".