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Il Mattino-Lo stage in azienda sarà obbligatorio

IERI, A FIRENZE, GLI STUDENTI HANNO CONTESTATO LA "CONTRORIFORMA" Moratti: "Lo stage in azienda sarà obbligatorio" Il ministro annuncia anche l'avvio di corsi di laurea d'intesa con le imprese SA...

29/11/2001
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Il Mattino

IERI, A FIRENZE, GLI STUDENTI HANNO CONTESTATO LA "CONTRORIFORMA"
Moratti: "Lo stage in azienda sarà obbligatorio"
Il ministro annuncia anche l'avvio di corsi di laurea d'intesa con le imprese
SALVO SAPIO
A lezione di orientamento per prepararsi agli studi universitari. La proposta é stata ribadita, ieri a Firenze, dal ministro dell'Istruzione e dell'Università, Letizia Moratti, all'inaugurazione (contestata dagli studenti) dell'anno accademico fiorentino. Presto, ha spiegato Moratti, gli studenti del IV e V anno delle superiori parteciperanno "obbligatoriamente" a stages nelle aziende. "La cultura del lavoro - ha spiegato - deve essere parte integrante della cultura universitaria. Stiamo progettando di rendere obbligatorio l'orientamento dopo il primo ciclo di studi e di prevedere stages in azienda per gli studenti delle ultime classi delle superiori. Stabiliremo standard ed obiettivi di apprendimento validi a livello nazionale. Dobbiamo fare in modo che i passaggi tra scuola, formazione, università e lavoro siano più agevoli e assistiti. Si tratta di passaggi delicati, come quello tra superiori e università, che oggi i nostri giovani sono costretti il più delle volte a compiere da soli, senza alcun sistema di tutoraggio e supporto organizzato".
Solo uno studente su cento in Italia fa esperienza di alternanza tra studio e lavoro. In Europa questa percentuale raggiunge il 30-40%. I dati dimostrano che "solo 5 giovani su 100 scelgono percorsi formativi dopo il diploma. È una condizione che il paese non può più sostenere". E mentre il rettore dell'Ateneo di Firenze, Augusto Marinelli, ha proposto al ministro di inserire le università tra i possibili beneficiari dell'assegnazione dell'8 per mille in sede di dichiarazione dei redditi, la Moratti ha ssicurato che il Governo incentiverà risorse per un'università "nuova", e cioè "votata alla qualità del servizio, all'integrazione tra studio e lavoro, a una forte vocazione internazionale ed è pronto a compiere sforzi ancor più significativi". A iniziare proprio dall'ateneo fiorentino che "ha dato numerose prove di eccellenza".
Corsi di laurea in intesa con le imprese, programmi e tecnologie di formazione a distanza ma soprattutto orientamento universitario destinando professori ad hoc a questo compito. "Per ora si tratta solo di un'idea - commenta Massimo Di Menna, segretario nazionale della Uil Istruzione - ma parte da un dato incontrovertibile: in Italia manca un'orientamento efficace dei giovani verso il mondo universitario. Giusto promuovere queste attività nelle scuole superiori, ma il problema è cercare figure professionali con la competenza adeguata. In Italia c'è una dispersione universitaria elevatissima, segno forse della frattura fra mondo della scuola e Atenei. Saldare questa spaccatura è un'esigenza sentita". I metodi? "Per creare un'intreccio fra scuola e università bisogna investire sugli insegnanti. Oggi non si fa certo orientamento quanto, piuttosto, pubblicità. Penso alle medie dove abbondano brochure e manifesti che non informano ma si limitano, appunto, a pubblicizzare le attività degli Atenei. Ecco perché pensiamo che sia importante programmare una vera e propria attività didattica; serve un intervento anche a livello di riforma dei cicli, pensare a diplomi più brevi per chi vuole inserirsi nel mondo del lavoro, preparare effettivamente ai test d'ammissione per le facoltà a numero chiuso"..
A livello post secondario il ministero è impegnato a potenziare le opportunità che ha già cominciato ad offrire il canale dell'istruzione tecnica superiore (Ifts) nel nuovo disegno del sistema educativo e del mercato. I corsi del programma Ifts riguardano figure professionali con ampia spendibilità nel mercato del lavoro. In merito alla formazione del corpo docente, il governo ha previsto in finanziaria lo stanziamento di 30 milioni di Euro da destinare, dall'1 novembre, all'autoaggiornamento dei docenti, per acquisto di libri e computer oppure per viaggi di aggiornamento.