Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Il Nuovo-I consensi per la riforma Moratti

Il Nuovo-I consensi per la riforma Moratti

I consensi per la riforma Moratti Da un'indagine che il Ministero ha commissionato all'Istat risulta che la rioforma della Moratti piace alla maggioranza degli italiani. di Alberico Giostra ...

14/12/2001
Decrease text size Increase text size
Il Nuovo

I consensi per la riforma Moratti

Da un'indagine che il Ministero ha commissionato all'Istat risulta che la rioforma della Moratti piace alla maggioranza degli italiani.
di Alberico Giostra
ROMA - La riforma della scuola che la Moratti presenterà agli Stati Generali di Foligno piace alla maggioranza degli italiani. Lo rivela un'indagine che il Ministero dell'Istruzione ha commissionato all'Istat. Agli 8000 questionari hanno risposto 3445 docenti, 1791 docenti e 4071 genitori. Le famiglie chiedono meno materie di studio, e la Moratti le vuole ridurre da 14 a 8, mentre plebiscitario è il plauso al sette in condotta che fa media: raccoglie il 97% di sì da parte dei genitori, il 94% di consensi dei docenti e addirittura l'89% degli studenti sono favorevoli ad una misura che gli studenti del movimento vedono come il fumo negli occhi. Un alto consenso riscuote la proposta di diploma a 18 anni, mentre solo il 18,7% degli insegnanti, il 18,3% degli studenti e il 20,5% dei genitori condivide l'ipotesi di una scuola base unica di 7 anni. Il che vuol dire che la riforma dei cicli che voleva il centrosinistra continua a non piacere alla stragrande maggioranza. I consensi calano quando si parla di licei che durano quattro anni, 55% di sì dei docenti e d'altra parte questa è la proposta della Moratti che ha lasciato più freddi i suoi alleati, vedi le dichiarazioni del responsabile Istruzione di An Giuseppe Valditara, solitamente generoso nei giudizi verso la lady di ferro.

Ma al di là dell'ultima inchiesta Istat qual è il consenso reale di cui gode Letizia Moratti? Potrà accadere anche alla scuola italiana quello che è accaduto in Rai, dove, accolta da cortei di protesta, Letizia Brichetto Arnaboldi lasciò la televisione di Stato tra magoni di nostalgia e una sinistra che si interrogava sul perché una signora così spigolosa piacesse tanto? Finora il Ministro Moratti ha incassato tre scioperi generali, Unicobas, Cobas e Cgil/Gilda e uno sciopero di un'ora da Cisl e Uil. Da parte degli studenti del movimento una cinquantina di scuole occupate in tutta Italia, 43 studenti in sciopero della fame, una manifestazione nazionale di protesta con 200.000 contestatori e presto una contro manifestazione agli Stati Generali di Foligno. Sindacalmente è sempre stata scontata l'opposizione della Cgil, di Cobas e Unicobas, ma in occasione di alcuni tattici dietrofront sulla finanziaria, la Moratti è riuscita a dividere dopo anni, la Cgil dalla Cisl e dalla Uil, accontentando questi ultimi con i 19.000 miliardi promessi al tavolo sugli investimenti.

L'unico sindacato che non ha mai scioperato contro la Moratti è stato lo Snals, mentre la Gilda che fu di Gigliotti, attuale collaboratore del senatore di Forza Italia Adornato, ha sì scioperato insieme alla Cgil, ma da quando la Moratti si è insediata ha lasciato prevalere i consensi sui dissensi, vedi la proposta di una contrattazione economica separata dei docenti che tanto piace al coordinatore nazionale Ameli. La Cisl Scuola con la sua segretaria nazionale Daniela Colturani ha plaudito ad esempio sin dalle prime esternazioni ai progetti della Moratti: dall'equiparazione dei punteggi dei docenti precari delle private e delle scuole pubbliche all'assunzione di 14.000 docenti precari di religione, dalla contrattazione separata dei docenti alla sospensione della riforma berlingueriana dei cicli.

La sensazione dunque è che i dissensi siano molto più vistosi dei consensi solo mediaticamente. Se si considera il fuoco di fila dell'opposizione parlamentare, che vede impegnati soprattutto Luigi Berlinguer e Maria Grazia Pagano dei Ds, Giovanni Manzini del Partito Popolare, ostili a tutti i provvedimenti presi finora dal Governo, si deve notare che la Margherita ha votato a favore dell'equiparazione dei punteggi dei precari delle private e delle pubbliche, quando fino a qualche mese prima proprio Manzini difendeva da sottosegretario il provvedimento del centro-sinistra che dimezzava i punteggi dei docenti delle private. Anche in occasione dell'assunzione dei 14.000 docenti precari di religione, la Margherita ha votato a favore del provvedimento.

La sensazione è infatti che la base sociale dei moderati del centro-sinistra finirà per essere d'accordo con le riforme della Moratti più di quanto lo siano attualmente i vertici politico-parlamenari. Il sondaggio Istat lo prova. Ma c'è anche un altro aspetto che indebolisce oggettivamente la protesta contro la Moratti: a sinistra, soprattutto quella estrema sanno che molte delle innovazioni della Moratti hanno avuto il terreno preparato dal centro-sinistra al governo. Dalla riforma dei cicli, alla riduzione del numero dei docenti per liberare risorse a favore degli investimenti, dall'autonomia delle scuole azienda allo stipendio europeo negato, i contestatori della Moratti sanno in cuor loro che se il centro-sinistra stesse ancora al Governo non farebbe cose tanto diverse dalla Moratti. E gli alleati? Finora gli alleati hanno detto sì a tutti i provvedimenti presi dal Ministro dell'Istruzione, Ministro che gode nei sondaggi del più alto indice di gradimento dopo il premier e in qualche caso anche più di lui. Giuseppe Valditara di An e Ferdinando Adornato di FI, sono stati i più prodighi di consensi.

Il consenso alla Moratti in pillole

Organi Collegiali

Gilda: finalmente, è la fine dell'assemblearismo.

An: un giusto rinnovamento.

Parità scolastica

Cisl: giusta la decisione di equiparare i punteggi dei docenti delle private.

Margherita: voteremo a favore della aprità di punteggi.

Osservatore Romano: piena sintonia con la Moratti.

An: la Moratti introdurrà la vera parità, quella economica.

Lega Nord: un giusto plauso alla Moratti.

Finanziaria 2002

Cisl: la Moratti ha apportato le giuste modifiche.

Uil: le pressioni dei sindacati hanno ottenuto un giusto risultato, sbaglia la Cgil a isolarsi.

Snals: la finanziaria va bene così.

Docenti di religione

Cisl: una soluzione equa e soddisfacente.

Comitato Insegnanti precari: siamo d'accordo, i precari di religione erano in balia dei Vescovi.

An: decisione giustissima.

Margherita: un giusto riconoscimento.

Riforma Bertagna

An: brava Moratti, deve solo lasciare i licei a cinque anni.

Alternativa studentesca (FI): basta critiche alla Moratti, le proteste sono strumentalizzate dalla sinistra.

Cisl: una base per cominciare a discutere.

Gilda: la Moratti ha fatto bene a ritirare la riforma Berlinguer.

Forza Italia: un esempio di azione riformatrice per le future generazioni.

Agesc (associazione genitori scuole cattoliche) il ritiro della riforma Berlinguer è un atto positivo.

Confindustria: le corporazioni bloccano il giusto rinnovamento della Moratti.

Piano di investimenti quinquennale

Cisl: un piano molto incoraggiante.

Uil: 19.000 miliardi sono una bella cifra, la Moratti comincia bene.

Snals: il piano colloca la Scuola come risorsa centrale del paese.

Gilda: finalmente un segnale di discontinuità.

Codice deontologico insegnanti

Cisl:un'iniziativa condivisibile.

Apef(associazione professionale europea formazione): siamo favorevoli al codice e alla articolazione delle carriere