Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Il sole 24 ore - Scuola, voto all'efficienza

Il sole 24 ore - Scuola, voto all'efficienza

Pubblico impiego - Parte un progetto-pilota su 1.500 istituti per una valutazione didattico-organizzativa Scuola, voto all'efficienza Nella prima fase esclusi gli esami dei docenti - Fronte si...

08/11/2001
Decrease text size Increase text size
Il Sole 24 Ore

Pubblico impiego - Parte un progetto-pilota su 1.500 istituti per una valutazione didattico-organizzativa

Scuola, voto all'efficienza

Nella prima fase esclusi gli esami dei docenti - Fronte sindacale spaccato: no della Cgil

Marco Ludovico

(NOSTRO SERVIZIO) ROMA - Parte la valutazione della scuola italiana. Circa 1.500 istituti, infatti, stanno per essere coinvolti in un progetto-pilota del ministero dell'Istruzione. L'obiettivo finale è quello di definire il sistema di valutazione dell'istruzione. Ma tra i sindacati non mancano critiche e perplessità sull'iniziativa. L'operazione, che si svolgerà da febbraio a maggio, è stata decisa dalla commissione sulla valutazione nominata dal ministro Letizia Moratti e presieduta dal professor Giacomo Elias. Sono interessati gli istituti "che hanno già in corso progetti di valutazione o di qualità" spiega il presidente della commissione. Le verifiche riguarderanno soprattutto gli apprendimenti degli alunni e l'efficienza didattico-organizzativa, misurate sulla base di criteri che la commissione sta elaborando. Sarà fatta anche una valutazione dei docenti? "Assolutamente no - precisa il professor Elias - l'obiettivo, in questa prima fase, è soprattutto quello di chiarire quali siano le risorse umane e finanziarie necessarie per la messa a punto di un sistema di valutazione della scuola a livello nazionale. Una struttura che, a regime, dovrà fornire annualmente al ministro dell'Istruzione indicazioni chiare per migliorare il sistema educativo. È necessario uno strumento gestionale complessivo e affidabile". Anche se all'estero ci sono già molte esperienze, Elias ricorda che "non si tratta di modelli esportabili tout cort. In Inghilterra, per esempio, ci sono 12mila ispettori, ma credo che nessuno in Italia sia favorevole a un'ipotesi di questo genere". Nel processo di valutazione, a regime, sarà coinvolto anche l'Istituto nazionale di valutazione del sistema di istruzione (ex Cede). La valutazione svolta nel progetto-pilota dovrebbe prevedere due momenti distinti: "Si pensa prima di tutto a una valutazione dell'apprendimento degli alunni attraverso una prova specifica, che potrebbe ad esempio tradursi in un questionario di italiano o di matematica. Tutti i questionari dovrebbero poi pervenire a un centro di raccolta per la rielaborazione. Si sta ora valutando a quali classi, per gradi di istruzione, estendere la prova. Il secondo momento riguarderà invece la rilevazione di dati sull'efficienza della scuola. La commissione sta definendo in questi giorni quali aspetti considerare: uno degli elementi - afferma Elias - potrebbe essere l'attivazione o meno di corsi di recupero da parte dell'istituto". Sulla questione i sindacati danno giudizi diversi. Snals, Cisl e Uil scuola sono cauti, la Cgil invece parla di processo "governato dall'alto". "Speriamo di non rimettere in piedi un ennesimo carrozzone per la valutazione" afferma il segretario generale della Cisl scuola, Daniela Colturani. Per il leader dello Snals, Fedele Ricciato, "l'importante è partire dal sistema, interessando un buon numero di scuole. Fare riferimento direttamente agli istituti è positivo". "La valutazione è un fatto necessario e partire dalle esperienze concrete delle scuole è senza dubbio da apprezzare" sostiene il segretario generale della Uil scuola, Massimo Di Menna. Negativo, invece, il commento del segretario generale della Cgil scuola, Enrico Panini: "Sarebbe bene che rispetto a queste iniziative ci fossero luoghi formali, fermo restando le competenze di ognuno, per discutere. Sembra emergere un'idea di valutazione come processo esclusivamente governato dall'alto".