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«Il tracciamento nella primaria è fallimentare»

La Flc Cgil dopo il tavolo al ministero dell'Istruzione: «Abbiamo avuto solo dati parziali sui contagi e mancano il 20% delle scuole». La Uil: il 40% degli istituti del Lazio è in didattica mista o dad; si tratta di 200mila studenti solo a Roma

25/01/2022
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il manifesto

Adriana Pollice

«C’è questo tavolo tecnico che sta guardando anche a quello»: così il commissario Figliuolo ha risposto ieri a chi gli chiedeva se ci sia l’intenzione di rimettere mano alle regole che disciplinano le quarantene a scuola. Il tavolo tecnico è quello che si è aperto la scorsa settimana tra governo e regioni ma che potrebbe subire dei rallentamenti per l’elezione del capo dello Stato lasciando gli istituti a galleggiare ancora nel caos. Sulle mascherine ffp2 Figliuolo ha mostrato il solito piglio volitivo ma tra le righe c’è l’ammissione del ritardo nella fornitura: «Nell’ultimo Consiglio dei ministri è stata data facoltà ai dirigenti scolastici di acquisirle in maniera decentrata. Come struttura abbiamo iniziato a inviare le prime tranche».

CONVOCATO ieri pomeriggio al ministero dell’Istruzione il tavolo sulla sicurezza con i sindacati. «L’incontro si è svolto solo perché la Flc Cgil ha formalmente diffidato il ministero a interrompere il suo atteggiamento reticente e antisindacale negando i dati sui contagi nelle scuole che vanno invece, per contratto, messi a disposizione delle parti negoziali. E pretendiamo dati completi. Il ministero ha disatteso finora tutti gli impegni sottoscritti nel Protocollo, riportando così le condizioni di sicurezza all’anno zero». All’incontro non c’era il ministro Bianchi ma il Capo dipartimento Jacopo Greco, i dati sui contagi alla fine sono stati dati: si tratta di quelli illustrati alla Camera la scorsa settimana, relativi al 10 – 15 gennaio, ormai datati e incompleti con il 20% delle scuole che mancano all’appello. Quelle consegnate ieri sono solo le schede di sintesi con la promessa di inviare i dati in dettaglio

L’INCONTRO È TERMINATO con l’impegno da parte del ministero a inviare un vademecum alle scuole per districarsi nelle moltiplicazione di norme e regole che stanno generando caos. E un’apertura per la loro semplificazione. Per assicurare l’attività in presenza, prosegue la nota della Flc Cgil, servono «indicazioni univoche alle scuole, che stanno vivendo una grande confusione dovendo sottostare a comunicazioni delle Asl, che hanno comportamenti difformi da territorio a territorio. Fondamentale rivedere le norme su T0 – T5 (i tamponi a tempo zero e a 5 giorni ndr) nella primaria, il cui fallimento è sotto gli occhi dello stesso ministero. Se è impossibile effettuare il tampone T0 bisogna che venga consentito alle scuole di ricorrere direttamente alla dad per 10 giorni». E ancora: «Occorrono modalità didattiche uniformi per la secondaria, le differenti opzioni di frequenza, per studenti vaccinati e non, creano discriminazioni e appesantiscono il lavoro didattico».

IN ATTESA DEI DATI COMPLETI ci sono le cifre che arrivano da altre fonti. A ieri solo il 7% dei 3.656.069 bambini tra i 5 e gli 11 anni ha completato il ciclo vaccinale, il 27% è stato immunizzato con la prima dose. L’Iss nel monitoraggi settimanale ha spiegato: tra il 10 e il 16 gennaio la percentuale dei casi segnalati nella popolazione di età scolare è salita al 24% (sette giorni prima eta al 20%). Boom di classi in quarantena in Liguria: si è passati dalle 468 di sette giorni fa a 1.344 di ieri. Lo stesso in Trentino: da 343 a 434 classi in quarantena in una settimana, 8mila gli studenti in isolamento e didattica a distanza.

A FARE LA STIMA per il Lazio è stata la Uil Scuola con un sondaggio aggiornato al 20 gennaio: circa il 40% delle scuole è in dad o in didattica mista; solo a Roma oltre 200mila studenti dai 3 ai 19 anni. A dominare la classifica sono le primarie. L’Associazione nazionale presidi: «Nella maggior parte delle scuole si lavora nel caos perché il servizio, completamente snaturato, deve supplire alle carenze di quello sanitario. I dirigenti sono sottoposti a una pressione psicologica senza precedenti anche da parte dei genitori che chiedono conto della farraginosità della procedura e dell’inerzia delle Asl».

CONFERENZA DELLE REGIONI convocata per stamattina a cui dovrebbe seguire la Stato – Regioni con la ministra Gelmini, all’ordine del giorno le misure anti Covid. I governatori nella lettera inviata al governo hanno chiesto di rivedere il sistema dei colori, semplificare le quarantene (anche a scuola) e cambiare il conteggio dei ricoveri Covid eliminando gli asintomatici. E poi c’è la grana green pass: in Europa vale 9 mesi in Italia dal primo febbraio solo 6 e questo può avere ricadute sul turismo. Ma c’è anche un problema per gli italiani: in attesa di capire come si procederà, per chi ha il booster la scadenza potrebbe essere sospesa.