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Il virus blocca decine di classi E dal Tar stop ad Azzolina: la febbre si misura a scuola

Quasi ogni regione infatti ha i suoi casi da esaminare: c'è chi mette in quarantena tutta la classe e chi invece studia caso per caso, provando a tracciare i contatti e limitare gli isolamenti

18/09/2020
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Il Messaggero

Solo pochi giorni di scuola e già si moltiplicano i casi di positività, riscontrati tra i banchi in tutta Italia. La mappa non fa sconti a nessuno, neppure al Piemonte che ha appena incassato l'ok Tar per misurare la temperatura a scuola anziché a casa. Quasi ogni regione infatti ha i suoi casi da esaminare: c'è chi mette in quarantena tutta la classe e chi invece studia caso per caso, provando a tracciare i contatti e limitare gli isolamenti. A Roma, dopo i primi tamponi positivi riscontrati nelle scuole internazionali Marymount e Saint George's, che hanno aperto a inizio settembre, quindi subito il rientro dalle vacanze, sono arrivati quelli degli istituti italiani che hanno aperto lunedì scorso. 
CONTAGIIl primo a Monterotondo, poi sono arrivati i casi di una studentessa del liceo Azzarita, con tutta la classe in quarantena, e di un bambino della scuola dell'infanzia Guattari, dell'istituto comprensivo Salacone. La materna è stata chiusa per due giorni e oggi, nel giardino, accoglierà tutti i compagni di classe e le insegnanti, già in quarantena, per effettuare i tamponi con i medici della Asl. Diversi casi anche in Lombardia dove sono risultati positivi al tampone per il Covid un insegnante di scuola media e cinque alunni divisi tra le sezioni di nido e di materna, sono finiti in isolamento anche tutti i compagni di classe. Stessa giovanissima età per il piccolo positivo alla scuola Montessori della Brianza: anche qui lezioni sospese per la classe e tampone per tutti. In Veneto, sono state già chiuse due classi: una materna e una di scuola superiore di Treviso. 
In Toscana, si sono registrati nuovi casi anche in provincia di Lucca con 16 bambini, tre insegnanti ed una bidella finiti in quarantena a casa. Il motivo? Uno dei piccoli era positivo ma asintomatico. Dieci insegnanti in quarantena anche a Chianciano Terme. A Massa Carrara per uno studente positivo sono finiti in isolamento 24 compagni di classe, 6 insegnanti e 4 amici esterni alla scuola. Casi di ragazzi positivi in classe si stanno registrando anche in Emilia Romagna soprattutto nei licei: due classi chiuse a Rimini, per tre ragazzi positivi, e ben 30 studenti coinvolti in tre scuole diverse di Bologna: il liceo Minghetti, il Bassi ed il Righi. 
LA MAPPATra le regioni con il maggior numero di casi spicca anche la Sicilia dove è stata chiusa un'intera scuola materna di Trapani, per la positività riscontrata su una maestra sottoposta a tampone, e una classe prima del liceo scientifico Fardella perché, in questo caso, la positività riguarda la mamma di uno studente: da lì è iniziato l'isolamento volontario per i compagni e i docenti dello stesso corso. Ha dovuto invece chiudere i battenti un intero istituto comprensivo vicino Marsala. A Palermo invece è stata la volta dell'asilo nido Melograno dove la positività riguarda il genitore di un bambino ma, in via precauzionale, non potranno frequentare neanche gli altri 20 bambini. 
In Liguria invece per ora ci si è fermati ad un solo caso, vicino Rapallo, dove per la positività di uno studente dell'istituto tecnico Liceti è stata decisa la quarantena per classe e insegnanti. Mentre in Friuli Venezia Giulia invece sono posti in isolamento 115 studenti, di 5 classi diverse, a seguito della positività riscontrata da un docente ma i ragazzi, fortunatamente, sono risultati tutti negativi. Chiusa in via precauzionale una scuola dell'infanzia privata di Udine per un bimbo positivo mentre a Trieste un'intera classe di scuola elementari e le insegnanti sono finite in isolamento per un bambino positivo. 
PIEMONTEIn Piemonte infine sono 5 gli studenti e gli operatori della scuola risultati positivi alle analisi effettuate negli hotspot scolastici per la diagnosi immediata. Quella piemontese è infatti la sola regione in cui almeno fino al 14 ottobre la febbre si misura a scuola. Ieri il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva d'urgenza avanzata dalla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina e dal ministro della Salute Roberto Speranza, riabilitando la delibera con cui il governatore Alberto Cirio aveva deciso di imporre agli istituti scolastici piemontesi di verificare la temperatura all'inizio delle lezioni anziché prima di uscire di casa.
Lorena Loiacono