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iScuola, ok del governo a 1,3 miliardi per stabilizzare 15 mila prof precari

Con un emendamento del governo approvato in commissione Bilancio vengono incrementati i fondi già stanziati dalla legge di Bilancio per 1,3 miliardi fino al 2026

30/05/2017
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Corriere della sera

Scuola, arrivano le coperture per i 15 mila posti in più annunciati dal governo nelle scorse settimane. Non semplicemente nuovi prof che come ogni anno daranno il cambio a chi va in pensione ma proprio 15 mila cattedre in più che consentiranno di stabilizzare docenti precari finora costretti a girare da una scuola all’altra per ragioni di risparmio contabile (ai supplenti fino al 30 giugno non vengono pagate le ferie estive). Con un emendamento del governo alla manovra, approvato in Commissione Bilancio della Camera, vengono incrementati i fondi già stanziati con la legge di Bilancio 2017 per circa 1,3 miliardi fino al 2026. I primi 40 milioni saranno disponibili per il 2017 e le risorse aumenteranno fino a diventare a regime nel 2026 quasi 185 milioni in più rispetto allo stanziamento iniziale. I fondi, spiega la relazione tecnica all’emendamento, serviranno per spostare nell’organico di diritto 15.100 insegnanti (compresi quelli dei licei coreutici e musicali) che finora invece venivano conteggiati nel cosiddetto organico di fatto: ovvero quell’esercito di riserva senza il quale le scuole non potrebbero funzionare ma che viene quantificato e assegnato ogni anno con decreto del Miur solo al mese di luglio.

Il lungo braccio di ferro Fedeli-Padoan

La stabilizzazione di 15 mila docenti è il frutto del compromesso raggiunto dopo un lungo braccio di ferro fra la ministra Valeria Fedeli e il suo omologo dell’Economia Pier Carlo Padoan: il Miur ne chiedeva 25 mila, il ministero dell’Economia in prima istanza ne aveva offerti solo 10 mila proprio per ragioni di copertura finanziaria. Alla fine, conti alla mano (il costo effettivo di ogni docente, anche tenuto conto della ricostruzione di carriera, varia a seconda del profilo di ciascun insegnante che si intende stabilizzare), si è giunti al compromesso di 15.100 nuovi posti sottratti alla girandola del precariato.