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L’appello per la filosofia: «Apre la mente, entri in tutte le scuole»

L’iniziativa Il «Manifesto» promosso da due professori liceali. In 48 ore decine di adesioni da parte di docenti universitari, studiosi e imprenditori

30/04/2019
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Corriere della sera

di Ida Bozzi

Un’iniziativa lanciata ieri e che ha già ottenuto le firme di novanta docenti universitari e di decine di insegnanti delle scuole superiori: si tratta del Manifesto per la filosofia, scritto da due insegnanti di liceo, Marco Ferrari e Gian Paolo Terravecchia, che chiede che «la filosofia sia adeguatamente riconosciuta nell’esame di Stato», cioè alla maturità, e «sia inserita in tutti i curricula scolastici», anche tecnici e professionali.

Perché? Ad esempio, «perché forma uomini capaci di esercitare la critica», «perché apre la mente dell’uomo al pensiero libero», e «perché ci ricorda che la scienza e la tecnologia sono per il bene dell’uomo»: sono solo alcune delle molte motivazioni riportate nel manifesto.

«Nel nuovo esame di maturità la filosofia è marginalizzata — spiega Marco Ferrari, uno degli insegnanti ideatori dell’iniziativa, e che guida anche il concorso filosofico per le superiori Romanae Disputationes —. Invece, come è emerso anche dal dialogo ricchissimo con professori e accademici, la filosofia è essenziale per la nostra storia e per il nostro presente, perché in filosofia si mette a tema l’origine, il senso e il destino delle cose. È qualcosa su cui puntare per sviluppare la società in cui viviamo».

Tra i primi firmatari dell’iniziativa vi sono nomi di filosofi come Donatella Di Cesare, Carlo Sini, Silvano Petrosino, ma compaiono anche personalità come lo psicoanalista Massimo Recalcati e imprenditori come Stefano Colli-Lanzi, oltre a moltissimi insegnanti. «È un movimento del tutto apartitico, e che nasce dal basso — continua Ferrari — con docenti, insegnanti, ma anche professionisti, imprenditori e tutti coloro che riconoscono che la filosofia è un “punto di luce”, che insegna a prendere distanza dalle cose per comprenderle, insegnando il metodo dell’osservazione e della ricerca delle cause: cosa che già avviene nelle nostre classi, con gli studenti, ma che accade assai poco nella società di oggi e, ad esempio, nel dibattito politico».

Le richieste

«Più spazio per la materia nel nuovo esame di Stato e venga studiata anche negli istituti professionali»

Uno degli obiettivi che si propone il Manifesto per la filosofia è portare lo studio di questa disciplina in tutte le scuole: «Bisogna osare — prosegue Ferrari — e far arrivare la filosofia in tutte le varie forme dell’istruzione dei giovani. Tutti gli studenti, anche chi frequenta l’istituto tecnico, il professionale, o altri percorsi formativi, devono avere la possibilità di conoscere la grande ricchezza della filosofia».

Tra i primi traguardi, anche attraverso il lancio sui social (il manifesto ha una pagina Facebook e si può leggere anche sul sito romanaedisputationes.com), gli ideatori indicano il raggiungimento di 100 mila firme, per portare poi il manifesto al ministero dell’Istruzione.

«Ma l’idea è quella di continuare il percorso», annunciano gli ideatori. Tra i loro progetti c’è quello di creare già alla fine dell’estate un evento nazionale dedicato alla filosofia e che metta insieme il mondo della scuola, l’università ma anche le altre realtà che si sono mostrate particolarmente sensibili e interessate all’iniziativa, come il mondo del lavoro e delle imprese.