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L'Unità on line-Stati generali, la Moratti cambia sede?

Stati generali, la Moratti cambia sede? di Mariagrazia Gerina Avanti tutta verso Foligno, anzi no: la Moratti è pronta al dietrofront. Una decisione clamorosa sarebbe maturata nella giornata d...

16/12/2001
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l'Unità

Stati generali, la Moratti cambia sede?
di Mariagrazia Gerina

Avanti tutta verso Foligno, anzi no: la Moratti è pronta al dietrofront. Una decisione clamorosa sarebbe maturata nella giornata di domenica. A due giorni dall'inizio della grande kermesse. Dopo l'ultimatum del sindaco, Maurizio Salaris: "Non concederemo l'Auditorium di San Domenico, se il governo non si preoccuperà dell'accoglienza dei manifestanti". Risposta ufficiale non è ancora arrivata, ma la grande macchina organizzativa a quanto pare ha già cominciato ad arretrare.
Domenica difficile per il ministro e il suo staff. Alla Bnl eventi, a cui è affidata l'organizzazione logistica dell'evento, avevano già fatto le valigie. Pronti a partire per la volta di Foligno. Poi, il contro-ordine: non andare più, cercare una soluzione alternativa. Missione impossibile.
Si può tentare di dirottare a Roma la grande macchina organizzativa? Bisogna provarci. La giornata, per gli organizzatori della Bnl trascorre al telefono. Sforzi concentrati sui grandi hotel della capitale. Si pensa, per esempio, all'Hotel Melia.
Negli alberghi di Foligno invece tutto è congelato, prenotazioni, arrivi, disposizioni. Nessuna disdetta ufficiale è ancora arrivata, ma l'albergatore di Trevi incaricato di coordinare le prenotazioni negli hotel di Foligno e dintorni ha già ricevuto lo stop. Intanto i primi a tornare indietro sono gli operatori e i camion con la attrezzature per allestire il grande evento. Per il momento restano senza nuova destinazione.
D'altra parte a Foligno avrebbero trovato l'Auditorium chiuso. Fino a nuovo ordine del Comune. Si attendeva l'esito del vertice del comitato di sicurezza in programma per questa mattina, con il sindaco di Foligno e il prefetto di Perugia, il questore e un rappresentante del ministero seduti attorno a un tavolo, per prendere una decisione definitiva: se concedere o meno il centro-congressi che si trova nel centro della cittadina umbra. Ma le voci intanto, che arrivano anche all'orecchio del sindaco, dicono che non sarà più la sua città ad ospitare i pluri-annunciati e da più parti criticati 'stati generali'.
Ufficialmente non si sa nulla. Maurizio Salari tira già un sospiro di sollievo. "Il rischio minimo - dice - era avere la città blindata per due giorni. Poi c'era il rischio della contromanifestazione. Il disagio di migliaia di manifestanti, pronti ad arrivare qui già dalla sera di mercoledì. Senza un posto dove dormire, con tutti gli alberghi prenotati per gli invitati aalla manifestazione ufficiale. Costretti magari a vagare tutta la notte per la città". All'idea del pericolo scampato tirano tutti un sospiro di sollievo. "Per il momento però sono solo voci". A quando la comunicazione ufficiale, si chiede la presidente della regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti: "Ci auguriamo che le notizie non saremo costretti ad apprenderle dai giornali come è successo quando al ministero hanno scelto Foligno come sede degli stati generali".
In assenza di comunicazioni dal ministero, l'agenda ufficiale intanto non cambia. Confermata fino a nuova comunicazione anche la riunione del comitato di sicurezza, convocata per questa mattina presso la prefettura di Perugia. E ieri il questore di Perugia ha incontrato gli studenti del comitato organizzatore dei contro-stati generali. Per ragionare del percorso. Martedì poi, il sindaco avrebbe dovuto incontrare il ministro - per la prima volta. "Troppo tardi per trovare soluzioni alternative", commenta Salaris.
Sollevati il sindaco e la città all'idea che tutto si sposti in altra sede, ma anche dispiaciuti: "Sono convinto che delle soluzioni le avremmo potute trovare insieme. Ma facendo calare tutto dall'alto non si risolve nessun problema. Quando abbiamo chiesto di spostre il convegno nell'immediata periferia di Foligno, la nostra proposta non è stata nemmeno presa in considerazione".
Ora invece la grande macchina organizzativa degli stati generali che ha marciato a tappe forzate fin nel cuore della piccola Foligno, sembra arretrare. Via dai problemi, via dalle grane. Sede alternativa cercasi? Gli organizzatori stanno bussando alle porte della capitale, contattando gli alberghi. Ma il sindaco, Walter Veltroni non è ancora stato contattato. Nessun passo ufficiale per il momento. Non c'è tempo. E bisogna fare una corsa contro il tempo per tentare almeno di trovare una soluzione alternativa. Show must go on. Anche se per il momento i riflettori sono puntati sulle magagne. Sugli inviti che tardano ad arrivare e sulle defezioni che si continuano ad annunciare. Prima la presidente della regione Umbria, poi i sindaci di nove comuni, tra cui Roma e Torino. Anche Glida, Cobas, Cgil hanno declinato. E molti politici, invito alla mano, si preparano a disertare la kermesse.
Gli invece studenti continuano a ripetere: dove sarà il ministo, là saremo noi. A contestarla.