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«La insegnino i geografi»: sentenza del Tar riabilita la geografia

Dopo le proteste della categoria, non potranno più essere gli insegnanti di italiano e scienze a prendere le cattedre negli istituti tecnici

08/11/2017
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Corriere della sera

La geografia torna ai geografi. Dopo le proteste degli insegnanti ed esperti della materia il Tar del Lazio ha dato ragione ai docenti abilitati: a insegnare la materia potranno essere soltanto loro e non anche gli insegnanti di italiano e scienze, che sono specializzati in altre discipline. I guai per geografie e geografia erano cominciati con la riforma Gelmini che aveva introdotto la geo-storia, in pratica tagliando le ore di curriculum dedicate alla materia. La Buona Scuola aveva poi consentito agli abilitati in italiano e scienze di insegnare anche la geografia negli istituti tecnici e professionali «pur in assenza di requisiti e abilitazione».

La sentenza del Tar

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso dei docenti di geografia contro il decreto ministeriale del 2016 con la seguente motivazione «considerato che l’amministrazione non ha depositato nessuna relazione in modo da ottemperare alla richiesta del collegio, sicché le affermazioni contenute in ricorso, laddove evidenziano una non giustificata individuazione della confluenza nelle nuove classi di concorso in relazione alla disciplina “geografia” negli istituti tecnici e alla disciplina “geografia generale ed economica” negli istituti tecnici e professionali, anche delle classi di concorso a-50 e a-12 , non trovando contestazione devono essere ritenute fondate, se non altro sotto l’assorbente profilo del difetto di motivazione non risultando esplicitata la ragione per cui venga effettuata la predetta esclusione».

 

IL DIBATTITO
GEOGRAFIA DIMENTICATA: 
NON SAPPIAMO PIÙ 
DOVE SIAMO

L’ultima parola al Consiglio di Stato

Ora la parola passerà, presumibilmente, al Consiglio di Stato. Intanto si pone il problema della classe di concorso di geografia, dove rischiano ora di non esserci abbastanza abilitati.