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La scuola riparte in salita ma passa Il primo test "I controlli funzionano"

14/09/2021
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La Stampa

 FLAVIA AMABILE 

II primo giorno di scuola di Donato Testa, dirigente scolastico dell'istituto comprensivo S. Beatrice di Roma, è iniziato domenica. «Quando ci siamo resi conto che la piattaforma per la verifica del Green Pass era operativa abbiamo iniziato a verificarla. Non volevamo correre rischi aspettando l'inizio delle lezioni». E così la domenica pomeriggioè andata a assicurarsi che tutto sarebbe andato bene. Eieri mattina tutto è davvero andato bene. "Ma quest'anno è stata ancora più dura dello scorso. Noi dirigenti non possiamo staccare mai. Per i ragazzi si da il massimo ma questo ritmo non si può sostenere e non è nemmeno giusto, ci si deve organizzare meglio, ancora troppe cose non sonochiare». L'ingresso, per esempio. «Il decreto del 10 settembre estendeva, poche ore prima dell'inizio delle lezioni, l'obbligo di Green Pass a chiunque entri all'interno della struttura scolastica. Ma per struttura si intende l'edificio o il giardino? Noi non abbiamo avuto assembramenti ne discussioni perché possiamo lasciare che i genitori entrino almeno nel giardino ma, se la nostra interpretazione non fosse corretta, l'ingresso diventerebbe molto più complicato. Abbiamo chiesto chiarimenti, aspettiamo». E poi manca il personale, prosegue. «Il ministero sosteneva che sarebbero stati tutti in classe ma era solo un'altra bugia. Noi abbiamo avuto tanti insegnanti che venerdì hanno rinunciato alla nomina per scegliere un altro posto. Sono cattedre vuote che dovremo riempire nei prossimi giorni Nel frattempo siamo costretti a fare un orario ridotto creando disagi agli studenti e alle famiglie», sottolinea Donato Testa. È il primo giorno di scuola di un istituto del Trullo a Roma, un racconto molto simile a quello di tante scuole d'Italia in quello che ieri è stato l'inizio delle lezioni per quasi 4 milioni di studenti di nove regioni. La giornata è iniziata conia protesta deirunionedegli studenti che nella notte hanno deposto delle macerie davanti alla sede del ministero dell'Istruzione, a simbolo della stato della scuola pubblica. E con un'intera scuola rimasta chiusa a Piacenza per uno sciopero indetto da Anief e Sisa contro l'obbligo di Green Pass previsto per gli insegnanti. Ma le lezioni sono iniziate, metà degli studenti sono tornati nelle aulee sperano di rimanerci, e il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi ha esultato: «Ritrovarsi tutti a scuola è una gioia grandissima, il compitodella scuo la di quest'anno è farci sentire un Paese». Non sono mancati alcuni problemi nel funzionamento della nuova piattaforma per il controllo del Green Pass ma nella maggior parte dei casi tutto ha funzionato. «I presidi hanno lavorato sabato e domenica per fare in modo che tutto funzionasse», spiega il presidente dell'Associazione nazionale Presidi, Antonello Giannelli. Secondo il presidente dell'Anp a Roma, Mario Rusconi, «non tutte le persone sono state caricate sulla piattaforma, anche perché alcune non sono ancora state assunte e saranno nominate in queste ore. Quando le persone non sono caricate sulla piattaforma, la scuola ha comunque la possibilità di verificare il Green Pass tramite l'app che utilizzano anche i ristoratori. Comunque, incredibile ma vero, lapiattaforma funziona". Più complesso il quadro se si parla di cattedre. Dalla Flc Cgil sottolineano però che le immissioni inruolodei docenti quest'anno corrispondono al 53% dei posti disponibili con il restante 47% delle cattedre affidate a precari a cui si aggiungono altri 90 mila posti liberi, di cui la stragrande maggioranza sul sostegno. «Dunque 150 mila posti docenti, il 17% della dotazione complessiva, anche quest'anno saranno coperti da precari - denuncia il sindacato -. Ancora più pesante la situazione sul versante Ata dove le 10.800 immissioni in ruolo hanno coperto solo il 40% dei posti disponibili. Resta poi il problema delle oltre 600 scuole date in reggenza con Ds e Dsga che devono suddividersi fra più istituti. «Una situazione - spiega Rino Di Meglio, portavoce nazionale della Gilda-figlia della mancanzadisistemidireclutamentoedi abilitazione in gradodi snellire le procedure e di rendere i concorsi appuntamenti fissi ogni due anni». Quanto aitrasporti bisognerà vedere se il potenziamento messo in campo dalle aziende di Tpl reggerà laprova dell'anno scolastico. La sottosegreta ria all'Istruzione Barbara Florìdia promette un software da dicembre per «supportare i mobility manager scolastici nella gestione dei flussi casa-scuola-casa».