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La Stampa - La Finanziaria con duemila emendamenti

LUNEDÌ IL TESTO IN AULA La Finanziaria con duemila emendamenti ROMA Sono circa 2.000 gli emendamenti presentati alla Finanziaria. Si tratta in gran parte delle stesse proposte di modifica, ...

03/11/2001
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La Stampa

LUNEDÌ IL TESTO IN AULA
La Finanziaria con duemila emendamenti

ROMA Sono circa 2.000 gli emendamenti presentati alla Finanziaria. Si tratta in gran parte delle stesse proposte di modifica, con alcuni aggiustamenti, già proposti alla Commissione bilancio che mercoledì scorso ha dato il primo via libera alla manovra 2002. L'Ulivo ha ripresentato circa 70 emendamenti comuni già portati in commissione: la ragione - hanno spiegato alcuni senatori Ds - è che nessuna proposta di modifica è stata finora accolta. Dai singoli gruppi che compongono l' Ulivo sono poi previste circa 350 proposte firmate Ds e 200 di senato della Margherita. Anche la maggioranza si presenta all' appuntamento dell' aula con un cospicuo di proposte: la Casa delle Libertà porta circa 500 emendamenti, dei quali 250 arrivano da Forza Italia, 50 da Ccd, 100 da Alleanza Nazionale e 100 dalla Lega. Un altro migliaio di emendamenti sono poi firmati da senatori dei Verdi, di Rifondazione Comunità e del gruppo misto. Particolare attesa c'è su alcuni "nodi" aperti la cui risoluzione dovrebbe arrivare da emendamenti del relatore o del governo: dai criteri per la definizione della platea dei beneficiari dell'aumento delle pensioni a 516,4 euro (un milione) alla riformulazione della norma sui servizi pubblici locali, passando per l'incremento delle risorse per la legge 488 e il turismo e l'estensione a tutto il 2002 della proroga della detrazione del 36% sulle ristrutturazioni. Intanto resta sempre caldo il tema pensioni.A gettare acqua sul fuoco delle polemiche, ieri, è sceso in campo il sottosegretario al welfare Alberto Brambilla, secondo il quale la delega per le pensioni ha il vantaggio di pianificare "esattamente la tempistica e tutte le tipologie di intervento". Per Brambilla, con la disponibilità delle parti sociali, è possibile definire interventi nel collegato alla finanziaria "per arrivare a metà 2002 ad uno schema che sia l'ultimo rimaneggiamento alla riforma delle pensioni". Il vero nodo del confronto tra Governo e parti sociali, ha spiegato il sottosegretario, è far partire la previdenza complementare. "I fondi pensione - ha detto - devono essere fortemente tutelati e controllati, per questo dobbiamo prevedere all'interno del fondo delle personalità di grande competenza e onorabilità che verifichino che questi soldi siano gestiti con le finalità più favorevoli ai lavoratori che investono in previdenza".

r.e.s.