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La Stampa-Torna il maestro unico Arriva l'orario a scelta

Torna il maestro unico Arriva l'orario a scelta Ci saranno 300 ore facoltative l'anno per seguire attività a scelta Tra i corsi, informatica, laboratori musicali e teatrali, lingue straniere ...

01/12/2001
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La Stampa

Torna il maestro unico Arriva l'orario a scelta
Ci saranno 300 ore facoltative l'anno per seguire attività a scelta Tra i corsi, informatica, laboratori musicali e teatrali, lingue straniere

ROMA Le ore di lezione dovrebbero diminuire di un terzo (almeno quelle obbligatorie), il tempo pieno praticato in molte scuole potrebbe essere fortemente ridimensionato, e alle elementari torna il maestro unico di riferimento. Ci sono delle interessanti novità, a saper leggere dentro il fascicolone del Rapporto finale della commissione Bertagna. Lo hanno fatto con puntiglio professionale i tecnici che stilano la Newsletter del mensile "Tuttoscuola" (accessibile sul sito www.tuttoscuola.com) e ne hanno tratto - per l'appunto - le novità che dicevamo. Dunque l'orario di lezione. Attualmente, per arrivare all'esame di Stato, uno studente deve trascorrere in classe 12.700 ore. Nel nuovo sistema le cose cambiano perché il monte ore obbligatorio proposto è complessivamente di 9.900 ore, il 22 per cento in meno delle attuali. Ma se si analizza il solo segmento delle superiori, ridotto da 5 a 4 anni, il divario cresce e le ore obbligatorie diventano addirittura il 34 per cento in meno. Questo "sconto" però, riguarderà solo l'orario "obbligatorio", al quale va associato un monte-ore facoltativo di 300 ore l'anno per seguire attività didattiche integrative a scelta (informatica, lingue straniere, laboratori musicali o teatrali eccetera). Il rapporto della commissione propone, per tutto il percorso formativo, un orario di 25 ore settimanali (825 su base annuale), alle quali potranno aggiungersi altre ore (fino ad un massimo di 8-9, pari a 300 all'anno) libere e facoltative per gli alunni. Nella scuola elementare vi sono attualmente 27 ore settimanali di lezione nelle classi iniziali e almeno 30 in quelle finali. In un anno scolastico la differenza sarebbe di 100 ore in meno per la prima e seconda classe e di 165 ore per la terza, la quarta e la quinta. Anche la scuola media, attualmente a 30 ore settimanali, perderebbe circa 165 ore ad anno, delle attuali 1000 previste. La differenza maggiore ci sarebbe nella secondaria, dove il monte ore di lezione è mediamente di 1000 ore all'anno (pari nel quinquennio a circa 5000 ore). Nella nuova ipotesi l'orario obbligatorio diventerebbe di 3300 ore complessive per i quattro anni, cioè un 1/3 in meno (il 34 per cento). A questo punto si pone il problema del tempo pieno nelle elementari. Questa formula è molto diffusa specie al Nord e nelle grandi città - in Piemonte, per esempio, è praticata dal 51,6% degli allievi iscritti alle elementari - e prevede una permanenza a scuola per 40 ore settimanali per un totale annuo di 1.320. Secondo i parametri definiti dalla commissione Bertagna, a scuola si dovrà stare 825 ore l'anno, a cui si potranno aggiungere le altre 300 (per un totale di di 1.125) facoltative, ma non si arriverà mai alle attuali 1320. E allora? Se si vuole più tempo scuola, le famiglie dovranno pagarsela, afferma la commissione, ma sembra improbabile che quest'ipotesi possa fare strada. Quanto al ritorno del maestro unico, la commissione Bertagna propone che i bambini delle elementari abbiano una figura certa di riferimento a cui associare, per poche ore, altri docenti. insomma un "maestrone" e vari "maestrini". Infatti, in prima e seconda elementare, torna un insegnante "coordinatore" a cui vengono assegnate 21 delle 25 ore di lezione settimanali, mentre gli spiccioli andranno a insegnamenti aggiuntivi. In terza e quarta classe torneranno due docenti, ma uno sarà comunque prevalente (con 15 ore su 25). I tre maestri resteranno solo in quinta.
Raffaello Masci