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Le piazze dei ragazzi

I cortei in 182 città. Bussetti: «Oggi lezioni regolari». Una preside: io sfilo

15/03/2019
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Corriere della sera
Chiara Sandrucci ,Leonard Berberi

Sarà un enorme orologio umano in piazza Madonna di Loreto a concludere oggi l’appuntamento romano di «Fridays for Future», la più grande iniziativa studentesca globale in difesa dell’ambiente. Una delle 182 piazze in Italia (e delle 1.693 in altrettante città di 196 Paesi) che con orari diversi hanno aderito all’«ondata verde» della 16enne svedese Greta Thunberg.

Nella Capitale sono previsti diversi cortei. L’evento clou sarà quello di piazza Madonna di Loreto con gli interventi alle 11 del geologo Mario Tozzi («unico adulto al quale sarà concesso il microfono») e di Alice (9 anni), Riccardo (13), Francesca e Martina (18), Luca (20) e Federica (24).

Appuntamenti anche a Milano, con il sindaco Beppe Sala che marcerà dalle 11 con la scuola media «Pertini». Non sarà da meno Torino con tanto di flash mob. A Bologna manifesteranno insieme giovani, prof e famiglie. Eventi simili a Firenze, Napoli, Genova, Venezia, Padova, Trieste, Bari, Palermo, Perugia, L’Aquila, Cagliari e Ancona. Nel capoluogo marchigiano ci sarà un presidio davanti all’Università Politecnica delle Marche dove i giovani vogliono contestare la visita del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti che l’altro giorno ha spiegato come «venerdì si andrà a scuola regolarmente».

Il ministro, con un post su Facebook, ha voluto fare chiarezza. Dicendo di apprezzare i motivi della manifestazione, ma replicando alle associazioni che l’hanno preso di mira. «Mi accusano di aver detto che gli studenti non devono manifestare, che domani devono andare a scuola — ha scritto —. Come ministro ho solo confermato, non potrei fare altrimenti, che domani (oggi, ndr) le lezioni si svolgeranno regolarmente. Si tratta di un servizio pubblico che è mio dovere garantire».

Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, la pensa come Bussetti. «L’attenzione sui cambiamenti climatici deve essere massima», ragiona. «Ma non capisco come possano dei 15enni pensare di invertire questa rotta dannosa scendendo in piazza: avrebbe più senso che il dibattito si svolgesse tra i banchi». Altrimenti, sottolinea, «mi viene il sospetto che serva solo per marinare le lezioni».

Il fronte dei dirigenti scolastici non è unito. A Bologna il preside del Scientifico Copernico, Roberto Fiorini, chiederà la giustificazione, ma senza contarla come assenza. Al liceo Russell di Roma la partecipazione sarà giustificata, al Mamiani non scatterà l’assenza se studenti e insegnanti usciranno insieme. Per quattro dirigenti di Torino — Umberto I, Cavour, Berti ed Einstein — oggi sarà giorno di «assenza giustificata».

Giulia Guglielmini, preside del Convitto Umberto I, ha organizzato una giornata di co-gestione. Gli studenti del liceo entreranno alle 8, poi andranno al corteo come assenti giustificati. «Sarò presente anch’io alla marcia perché coinvolge la scuola, dato che alcuni nostri studenti parleranno dal palco — dice la dirigente —. E poi per capirli da vicino. Già solo il fatto che se ne stia parlando tanto mi sembra un grande risultato». «Essere a fianco degli studenti in queste richieste così importanti è fare scuola, è questa la scuola che intendo — continua —. Oggi è bene ascoltarli, è importante capire cosa ci dicono e come lo dicono».