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Liberazione-FRASTUONO

Frastuono Sì, è proprio vero quello che un lettore ieri ha denunciato su queste nostre pagine: solo il vecchio Papa con la sua voce ormai quasi inudibile tenta di avvertirci che se non facciamo...

12/12/2001
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Liberazione

Frastuono

Sì, è proprio vero quello che un lettore ieri ha denunciato su queste nostre pagine: solo il vecchio Papa con la sua voce ormai quasi inudibile tenta di avvertirci che se non facciamo qualcosa stiamo andando incontro a un disastro globale. Dagli altri, intendo dai politici, dai Palazzi del potere, dalle grandi cattedrali della comunicazione (megafoni tutti frastornanti per l'altissimo volume) ci arrivano messaggi inutili o deliranti. Prendiamo la giornata di ieri, 11 dicembre, tre mesi esatti da ciò che ha dato inizio alla libertà o giustizia o guerra infinita. Intanto, la sera della vigilia dell'orribile ricorrenza, il grande comunicatore che comanda Saxa Rubra, con buona pace di Zaccaria e soci, con che cosa ci frastorna? Con gli amori di Erika e del suo nuovo fidanzatino, amori sviscerati con ampiezza e pieno rispetto della par condicio grazie a un senatore della Casa delle Libertà e a una ex ministra disoccupata. Solo aspettando le ore piccole e zappingando alacremente veniamo a sapere qualche altra cosa. Ad esempio, che in Afghanistan, dove ci avevano detto "il più è fatto, resta da acchiappare bin Laden", certi aeroplanoni Usa proprio per non mancare la posta hanno sganciato la più potente e micidiale bomba che l'arsenale americano vanti, salvo l'atomica. Un buco pare di un chilometro di raggio e dubitiamo che si saprà mai se nel gigantesco impatto di pietre terra cemento fili cavi stracci e carne umana c'è anche qualche pezzetto del terrorista satanico. Intanto, la Marina italiana, quella Marina che l'8 settembre '43 preferì l'auto-affondamento piuttosto che trasferire il comando all'ex alleato tedesco, passa da oggi, Anno Primo dell'Era Berlusconiana, sotto il diretto comando Usa. Non manca all'appello dei Tg neppure qualche morto palestinese, centrato in pieno da un missile intelligente (deve averlo fornito a Sharon lo Zio Sam, a giudicare appunto dall'intelligenza). Stavolta si tratta di due bambini, ma magari erano intenti a preparare attentati. E guardate che le notizie di casa nostra non sono mica meno frastornanti! Solo avant'ieri qualcuno in alto loco ci aveva comunicato che l'automobile, nonostante i terroristi e gli americani, era andata a gonfie vele e che anche per l'anno venturo le immatricolazioni avrebbero tenuto botta... che la Fiat denuncia crisi grave, le vendite non tirano e, dunque, bisogna chiudere (ma si dice ristrutturare) una dozzina e più di impianti e mandare a casa qualche migliaia di lavoratori argentini polacchi e italiani. E che poi, se non torna il sereno, bisogna pure cedere i gioielli di famiglia, vedi Mirafiori?, agli amici della General Motors. Veramente ci era sembrato che di utili la Fiat ne avesse fatti abbastanza anche recentemente, da garantire ad alcune generazioni di Agnellini il giusto vestito alla marinara. Ma si sa, la prudenza non è mai troppa e il ritorno economico delle 'grandi opere' nella laguna veneta è tutt'altro che sicuro e al di là da venire. Intanto mentre cediamo il comando della Marina per combattere bin Laden, i familiari di quest'ultimo, insieme a un bel po' di altri ricconi arabi e al governo saudita, si comprano la chimica italiana cortesemente offerta dall'Eni del compianto Mattei. Che i nuovi padroni porteranno via parte del lavoro, lasciandoci veleni, non ci sembra azzardato prevederlo, ma il mercato è il mercato e tanto basta. Lasciamo perdere Bossi e i suoi? Ma sì, tanto a bacchettarne le pretese urlazzate ci pensano già in famiglia i vari Buttiglione (come non bastasse Castelli a pestarsi da solo...). Del resto, dalle altre sponde la 'caciara' come si dice a Roma è altrettanto grande. Nell'Olimpo diesse, manco è finito il congresso che già tutti gli ex, socialisti repubblicani social-democratici democristiani, si lamentano perché gli ex comunisti sono ancora troppo forti. Calma ragazzi, ci penserà il bel Rutelli. E non vogliamo stare a sentire Cossiga che è preoccupato, dice lui, delle malattie fisiche di Ciampi e Berlusconi e dello spaventevole mandato di cattura europeo? Tutto questo fracasso copre la nostra voce, pressoché isolata, che tenta di portare alla vostra attenzione una notizia: quanti poliziotti e carabinieri hanno sparato a Carlo Giuliani? C'è già una perizia che dice: "due colpi di due armi diverse". Chissà se mamma Rai troverà l'argomento interessante almeno quanto gli amori di Erika. Seguitiamo a sorbirci il baccano, tentando anche di alzare il volume per sentire la voce del vecchio signore che parla da San Pietro. Ci pare che il tremore si sia fatto più forte.

Alessandro Curzi