Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Liberazione-La protesta del Tasso-Vogliamo discutere le manovre del governo contro la scuola pubblica

Liberazione-La protesta del Tasso-Vogliamo discutere le manovre del governo contro la scuola pubblica

La protesta del Tasso Sono 28 gli studenti in sciopero della fame per strappare un incontro alla ministra Moratti. "Vogliamo discutere le manovre del governo contro la scuola pubblica" ...

21/11/2001
Decrease text size Increase text size
Liberazione

La protesta del Tasso
Sono 28 gli studenti in sciopero della fame per strappare un incontro alla ministra Moratti. "Vogliamo discutere le manovre del governo contro la scuola pubblica"

Cresce il consenso e l'attenzione attorno alla protesta degli studenti del liceo romano Tasso. Altri sei ragazzi si sono aggiunti ai ventitré in sciopero della fame da domenica. "Continueremo a non toccare cibo finché la ministra Moratti non si degnerà di fissare un incontro per discutere con gli studenti i contenuti delle iniziative governative sulla scuola" ripetono tra le telecamere che affollano lo storico istituto in autogestione, con l'approvazione dei docenti, "contro la guerra e contro la finanziaria di guerra di Berlusconi". A nome del gruppo parlamentare di Rifondazione Comunista è andata ieri a trovarli la deputata Titti De Simone. E' stata lei a dare notizia di una interpellanza urgente presentata dal Prc a Letizia Moratti in cui si chiede "se non ritenga opportuno predisporre un incontro con gli studenti" e si sottolinea che le iniziative del governo sulla scuola "non possono non essere oggetto di un confronto ampio, democratico, plurale che veda coinvolti tutti i soggetti interessati". "Non pretendiamo che la ministra varchi il portone del Tasso, ma non smetteremo finché non accetterà di parlare della sua riforma perlomeno alla consulta provinciale" spiega paziente Francesco. "Invitiamo gli studenti degli altri istituti a riprendersi la parola, a mobilitarsi" aggiunge Vanessa. Appello raccolto da altri istituti della capitale cui fanno eco sit-in, autogestioni, occupazioni fiorite in poche ore in tutta Italia a partire da Napoli dove sabato gli studenti si sono ripresi, tra gli altri, il liceo Labriola. Un "segno di disobbedienza contro la guerra in Afghanistan" compiuto a 500 metri dalla base Nato. La risposta di chi non gradisce l'aria nuova che si respira in giro, però, non tarda ad arrivare. A Bologna ieri mattina carabinieri e poliziotti hanno sgomberato l'ex filiale del Monte de Paschi di Siena in via Mascarella, occupata sabato scorso dal collettivo Kontroverso che voleva farne, d'accordo con il comitato di quartiere, la sede della Camera della disobbedienza sociale. Trenta occupanti sono stati fermati, identificati e denunciati. In Veneto piovono intanto avvisi di garanzia in relazione alle manifestazioni di protesta del luglio 2000 a Venezia e a Jesolo contro le scorrazzate oltreconfine dello xenofobo governatore della Carinzia Joerg Haider. I destinatari degli atti, firmati dal pm veneziano Gianni Pipeschi, sono trenta attivisti del movimento, tra cui Luca Casarini del Laboratorio della disobbedienza sociale. I reati ipotizzati sono violenza a pubblico ufficiale, resistenza, lesioni personali, adunata sediziosa e danneggiamento. Sempre ieri sono stati notificati a una trentina di ex tute bianche avvisi di conclusione delle indagini preliminari per la difesa opposta alla decisione di sgombero del centro sociale Rivolta di Marghera nel marzo scorso. Come risponde all'offensiva il movimento? A Benevento le decine di sit-in improvvisati ieri mattina davanti alle scuole si sono trasformati in cortei non autorizzati che hanno attraversato la città confluendo in un unico corteo diretto al Provveditorato, occupato simbolicamente da un gruppo di manifestanti che è riuscito a strappare per questa mattina alle 9. 30 un incontro con il provveditore. Al corteo di giovedì, organizzato in città dalla Rete degli studenti in movimento di tutta la Campania, se ne aggiunge un altro a Napoli che si svolgerà venerdì durante la visita di Carlo Azeglio Ciampi in occasione dell'anniversario del terremoto dell'80. I No Global danno appuntamento alle 11 a piazzale Tecchio per dirigersi verso Bagnoli a contestare "il presidente in guerra". Per la stessa giornata sono già convocate manifestazioni dei migranti a Caserta, Brescia, Genova e Treviso dove si continua ad occupare l'edificio del demanio trasformato dai disobbedienti in centro d'accoglienza autogestito.

Angela Nocioni