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Maestre senza laurea, mini-concorso in arrivo

è questa la prima ipotesi al vaglio del ministero per risolvere la questione dei diplomati magistrali prima del 2001-2002

09/01/2018
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Il Messaggero

Un mini concorso per le maestre abilitate, è questa la prima ipotesi al vaglio del ministero per risolvere la questione dei diplomati magistrali prima del 2001-2002. Un esercito di 55mila precari che, tramite ricorso al Tar, ha ottenuto l'inserimento nelle graduatorie ad esaurimento con riserva. E fino a neanche 20 giorni fa erano in lista per il ruolo. Poi la sentenza del Consiglio di Stato ha cancellato tutto: devono tornare nelle graduatorie di istituto, insieme ai laureati in scienze della formazione primaria, e devono sottoporsi al concorso se vogliono davvero arrivare ad ottenere il ruolo. Inevitabili le reazioni da parte dei supplenti, per la maggior parte donne, che di fatto si vedono retrocedere con un enorme passo indietro, dei sindacati e di una parte politica di opposizione schieratasi contro il Governo e contro i criteri delle assunzioni della Buona Scuola. Tra i 55mila precari ci sono anche quasi 6mila già assunti, sempre con riserva, che hanno quindi superato l'anno di prova con tanto di verifica e parere favorevole degli ispettori ministeriali. Tutto da rifare. O quasi.
I TEMPI D'INTERVENTOUna speranza infatti c'è. La ministra all'istruzione Fedeli, di fronte a una protesta esplosa praticamente a ridosso del Natale e in continua espansione, ha assicurato: «Abbiamo chiesto all'Avvocatura dello Stato di darci le linee attuative della sentenza del Consiglio di Stato. Appena arriverà la risposta, convocheremo le parti e troveremo le soluzioni più idonee». L'avvocatura dello Stato dovrà innanzitutto indicare i tempi di intervento: la sentenza non ha effetti immediati. È quindi possibile permettere agli insegnanti in cattedra di terminare l'anno scolastico in corso. Vale sia per le supplenti assunte con contratti annuali sia per le maestre in ruolo vero e proprio. Sarà poi necessario capire in quale modo verranno di fatto licenziate. Una volta stabiliti tempi di intervento, sarà possibile indicare come muoversi e valutare la possibilità o meno che sia l'attuale Governo a decidere. Qualora non ci fossero i tempi necessari e tutto fosse lasciato nelle mani del futuro ministro all'istruzione, la soluzione tarderebbe ad arrivare e le graduatorie continuerebbero a sopravvivere in una fase di stallo. 
La soluzione dovrà comunque essere di natura politica, questo chiedono le maestre diplomate prima del 2001-2002 e questa è la richiesta dei sindacati che stanno portando avanti la loro protesta. Una soluzione politica visto che, a livello giuridico, il Consiglio di Stato si è già espresso ed ha dato l'ultima parola intervenendo in Adunanza plenaria. Che cosa potrebbe quindi decidere di fare il Ministero dell'istruzione? La richiesta di parte di alcuni sindacati come Flc Cgil e Cobas, ora al vaglio di viale Trastevere, è quella di praticare una fase transitoria che possa risolvere la questione delle maestre abilitate così come si sta facendo per i professori abilitati di scuola media e superiore con il mini concorso a loro riservato, di prossima emanazione ma già approvato dalla Ministra Fedeli con un decreto ad hoc. Il mini concorso prevede una sola prova orale, con una simulazione di lezione in classe, in base alla quale verranno compilate nuove graduatorie di merito e saranno di tipo regionale. Il punteggio sarà formato sia dall'esito della prova orale per un massimo di 40 punti, sia dai titoli e dal servizio già svolto nelle scuole per un massimo 60 punti. Inoltre l'attitudine all'insegnamento, da parte del docente, verrà verificata durante l'anno di formazione iniziale e di tirocinio. Il ruolo arriverà solo dopo la valutazione positiva a fine anno. 
LE LAUREATEUn procedimento simile prende quindi in considerazione sia i titoli dei candidati sia l'esperienza cosiddetta sul campo, maturata negli anni di supplenza in classe. Non va dimenticato infatti che gli abilitati spesso sono precari da anni, se non decenni, e fanno regolarmente lezione in classe con contratti anche annuali. Inoltre nella questione sono coinvolte anche decine di migliaia di maestre laureate in scienze della formazione primaria e relegate anch'esse, da sempre, in graduatorie di istituto in attesa di sottoporsi al concorso ed essere assunte. La fase transitoria ovviamente coinvolgerebbe anche loro in quanto abilitate all'insegnamento. Tutte andrebbero a convergere nella stessa graduatoria, definitivamente di merito.
Lorena Loiacono