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Manifesto: L'ascia del governo su Comuni e invalidi. Rifinanziato il Ponte

la Commissione bilancio ha approvato diversi provvedimenti, tra cui la possibilità per la polizia e i vigili del fuoco di poter fare nuove assunzioni nel trienno 2010-2012. Non sarà più applicato il blocco del turnover e le risorse necessarie saranno reperite dalle spese per l'istruzione (!) e dagli eventi celebrativi.

02/12/2009
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il manifesto

FINANZIARIA 2010
Maurizio Galvani
Nel passaggio dal Senato alla Commissione bilancio della Camera - sulla base degli emendamenti presentati dal governo - la finanziaria 2010 è diventata più pesante, sia per quanto riguarda gli articoli che per la cifra a disposizione. Se, infatti, la «finanza creativa» fornirà 3,9 miliardi di euro, ora la dote si incrementa a 7,6. Sempre se entreranno nelle casse i 3,7 miliardi di euro previsti con lo scudo fiscale. I termini della norma sono fissati: ancora ieri è stato confermato che la domanda per pagare la tassa per il rientro dei capitali dovrà essere presentata entro il 15 dicembre, ma ci sarà tempo fino alla fine del 2010 per completarne l'iter.
Dopo il passaggio dell'emendamento della maggioranza - che stabilisce la riduzione del 27% del personale dei comuni, delle regioni e delle comunità montane (assessori, consiglieri, personale amministrativo) - la Commissione bilancio ha approvato diversi provvedimenti, tra cui la possibilità per la polizia e i vigili del fuoco di poter fare nuove assunzioni nel trienno 2010-2012. Non sarà più applicato il blocco del turnover e le risorse necessarie saranno reperite dalle spese per l'istruzione (!) e dagli eventi celebrativi. Il governo, inoltre, ha deciso la ricapitalizzazione dello società Stretto di Messina, cui destina altri 470 milioni di euro, fondo garantito dal ministero dell'economia. Sono previsti sgravi fiscali per le banche che accetteranno la moratoria sui debiti delle piccole e medie imprese (Pmi), esposte nel loro insieme per circa 275 miliardi di di euro. Sarà intensificata la «caccia» ai falsi invalidi: per il 2010, la misura «sociale» dovrà fruttare allo Stato 50 milioni di euro. Un'altra misura - decisamente antipopolare - è l'aumento dei costi per poter avviare alcuni procedimenti giudiziari.
Proposto anche l'emendamento che predispone la riduzione degli stipendi «per i consiglieri regionali, che non potranno guadagnare più dei parlamentari». Una scure si abbatterà sui comuni, che vedranno ridotto il Fondo ordinario di 85 milioni di euro nel 2010 e di 240 entro il 2012. I comuni, inoltre, dovranno continuare a rispettare i limiti posti dal Patto di Stabilità in riferimento alla spesa pubblica. Tutte queste misure hanno scatenato la protsta del presidente dell'Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani), Sergio Chiamparino. Il sindaco di Torino si è richiamato al pericolo di una crisi imminente delle istituzioni locali e ha ribadito che «senza più l'Ici, i comuni hanno poche risorse e i soldi del governo non coprono le spese». «Le perdite riguardano un gettito che assomma a più di 3 miliardi di euro». Tra le altre misure, è stato approvato il «cedolino unico» per gli stipendi degli statali, che verrà applicato sulle voci riunificate; come pure il ricorso ad una «cedolare secca» sugli affitti pari al 20%.
Per completare il suo iter la finanziaria dovrà superare lo scoglio rappresentato da più di 2.500 emendamenti, presentati sia dalla maggioranza che dall'opposizione. A meno che il Pdl non voglia porre la fiducia sull'intero pacchetto, una scelta già considerata contro il parlamento, e anti-costituzionale, dal presidente Gianfranco Fini. Di fatto, il governo sta scontentando molti: i sindacati, il Cocer (l'esercito), i rappresentati degli enti locali (che esprimono dubbi di legittimità del provvedimento) e la Confindustria, che alza il tiro e chiede nuovamente sgravi fiscali e contributivi. In particolare, l'alleggerimento dell'Irap.