Maturità dei privatisti, colloqui al via dal 9 settembre
Uscita l'ordinanza ministeriale. Ma è caos nelle scuole sugli esami di idoneità: chi fa gli scritti, chi solo gli orali. La protesta delle famiglie: "Disparità di trattamento"
Ilaria Venturi
Dal 7 settembre al via la Maturità per gli oltre 17mila studenti privatisti con l'insediamento delle commissioni. Dal 9 settembre partiranno i colloqui. Lo stabilisce l'ordinanza ministeriale uscita il 28 giugno. Ma è caos nelle scuole private rispetto agli esami di idoneità, quelli di passaggio da un anno a un altro, e di ammissione all'esame di Stato da svolgere entro il primo settembre in presenza: chi fa fare cinque scritti, chi solo due, chi solo gli orali. Gli altri anni si svolgevano su tutte le discipline scritti e orali a giugno. Le famiglie protestano a causa di tutte le prove sono in presenza, "mentre per la Maturità si è scelto di fare solo l'orale". Gli studenti si sfogano via social, le mamme pure: "Abbiamo avute le scuole chiuse, mentre ora riaprono solo per i privatisti: un assurdo".
Ogni scuola fa come vuole
"Scandalosa la difformità di trattamento: ogni scuola fa prove differenziate. Tra l'altro l'esame di terza media è stato più semplice di quello di idoneità - contesta Carlo Dionedi, voce del coordinamento delle scuole parentali - Inoltre che senso ha fare esami a luglio e agosto, tenere bambini e famiglie in tensione, quando gli altri studenti delle scuole statali sono stati tutti promossi d'ufficio, anche con tutte insufficienze".
Il docente ora in pensione che ha aperto una scuola parentale a Piacenza ricorda gli emendamenti al decreto scuola tutti bocciati. "Al di là di questioni partitiche, è stata fatta presente la disparità di trattamento. Ma non siamo stati ascoltati e questo fa pensare che c'è la volontà di ostacolare l'home schooling e le scuole parentali". L'istruzione parentale, cresciuta negli ultimi anni, coinvolge circa diecimila alunni.
Gli esterni
Diverso il discorso per i candidati esterni alla Maturità che devono superare, per l'ammissione, gli esami preliminari in presenza. "L’ammissione dei candidati esterni, che non siano in possesso della promozione o dell'idoneità all’ultima classe, è subordinata al superamento di un esame preliminare - recita l'ordinanza - inteso ad accertare la loro preparazione sulle discipline previste dal piano di studi dell’anno o degli anni per i quali non siano in possesso della promozione o dell'idoneità alla classe successiva, nonché su quelle previste dal piano di studi dell’ultimo anno".
E ancora: "I candidati esterni, provvisti di promozione o idoneità a classi del previgente ordinamento, sono tenuti a sostenere l’esame preliminare sulle discipline del piano di studi del vigente ordinamento, relativo agli anni per i quali non sono in possesso di promozione o idoneità, nonché su quelle previste dal piano di studi dell’ultimo anno del vigente ordinamento. Tali candidati esterni devono comunque sostenere l’esame preliminare anche sulle discipline o parti di discipline non coincidenti con quelle del corso già seguito, con riferimento alle classi precedenti l’ultima".