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Messaggero-Sulla formazione si gioca il futuro

"Sulla formazione si gioca il futuro" Luigi Bifulco* Chiusi gli Stati Generali sulla scuola, è ora tempo di rimboccarsi le maniche ed avviare la fase più importante: quella del confronto con e t...

08/01/2002
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Il Messaggero

"Sulla formazione si gioca il futuro"
Luigi Bifulco*
Chiusi gli Stati Generali sulla scuola, è ora tempo di rimboccarsi le maniche ed avviare la fase più importante: quella del confronto con e tra i diversi attori del settore, per individuare assieme le soluzioni più idonee di riforma. In questo senso, diventa fondamentale il ruolo dei corpi intermedi della società, a partire dal sindacato, per il contributo che possono e debbono dare ad un processo che ha un significato straordinario per gli effetti che produrrà per la futura società e le nuove generazioni.
La politica di concertazione, che per noi della Cisl Scuola resta propedeutica rispetto ad ogni giudizio di merito sul rapporto Bertagna e sul connesso disegno del ministro Moratti, va sviluppata su due livelli: uno nazionale, con un confronto sistematico di merito con il Governo, partendo dalla consapevolezza della riaffermazione del principio della statualità del pubblico servizio scolastico; l'altro regionale, con i livelli istituzionali locali, che si vedono affidata dalla legge 3 del 2001 di modifica costituzionale la competenza legislativa e la potestà regolamentare su importanti e decisivi comparti organizzativi e gestionali.
Nel merito, non possiamo fin d'ora sottolineare, sul piano regionale, che lo sviluppo dei tre canali (scuola, formazione professionale, apprendistato) su cui si regge gran parte del disegno di riforma, ci affascina e ci preoccupa al tempo stesso. C'è il nostro consenso su un sistema che vuole porre fine ad ogni disparità ed agevolare al massimo il passaggio da un canale all'altro. Ma c'è anche il dubbio che in Campania e nel Mezzogiorno questo processo rischia di incontrare pesanti difficoltà, per l'assenza di una cultura sia istituzionale che imprenditoriale capace di sostenere l'alternanza scuola-lavoro come baricentro di una politica formativa. È su questo punto che si gioca senza dubbio la partita più grossa circa il futuro dei nostri giovani.
La concretizzazione dell'autonomia, le soluzioni sulla scuola dell'infanzia, sulla discontinuità tra primaria e secondaria, sulla pari dignità della funzione docente e sulla formazione degli insegnanti, sui processi di inquadramento, sulla gestione degli istituti, sui tempi di scuola rappresentano le altre questioni sul tavolo che trovano fin d'ora la Cisl Scuola pronta alla discussione. Ci auguriamo la stessa, ed immediata, sensibilità da parte di tutti, convinti che solo stando tutti assieme possiamo vincere questa sfida
*Segretario generale Cisl Scuola Campania