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Mio figlio Sebastian, l’Asperger e la scuola: «Per te non c’è posto»

Il racconto della madre: «Ci siamo trasferiti fuori Milano ma la scuola del paese ha rifiutato di prenderlo perché è al completo. E così mio figlio, 7 anni, ogni giorno deve fare un viaggio di 20 chilometri per raggiungere la sua vecchia scuola. Perché?»

15/09/2020
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Corriere della sera

Geni Francu

Oggi a Milano è iniziato un anno scolastico che si annuncia non facile, ma per il mio Sebastian lo sarà ancora di più. Per lui già il primo giorno è stato in salita: una fatica enorme. Ha 7 anni, la sindrome di Asperger e una porta chiusa. Dopo l’arrivo di due gemelline, pochi mesi fa ci siamo trasferiti da Milano a Rodano, paese a 20 chilometri dalla città. Sebastian è un bambino molto intelligente ma per lui vivere comporta delle fatiche supplementari: per esempio gli risulta molto difficile adattarsi a nuovi ambienti e a nuove situazioni. Così abbiamo fatto un percorso terapeutico nei mesi scorsi per prepararlo alla nuova scuola e lui adesso è pronto. Ma la scuola di Rodano non è pronta ad accoglierlo: «Non c’è posto, l’unica seconda dell’istituto è al completo», mi hanno risposto a luglio, consigliandomi di iscrivere il bambino a Caleppio, paese a 10 chilometri da casa nostra. Un’alternativa poco praticabile, considerato anche che Sebastian soffre la macchina e vomita al più piccolo spostamento. Mi sono rivolta al Provveditorato di Milano, che l’11 agosto mi scriveva di essere in attesa di poter formare nuove classi. Da allora non mi hanno più risposto, né al telefono né alle email. Francamente mai avrei immaginato di ritrovarmi ieri, al primo giorno di scuola, costretta a riportare Sebastian alla vecchia scuola di Milano. Da Rodano a Milano, un «viaggio» lungo 20 chilometri, con Sebastian a digiuno, in preda alla nausea, che piangeva a dirotto e singhiozzando mi chiedeva a ripetizione: «Perché non posso andare nella scuola vicino casa?». Già, perché? A lui sono bastati tre mesi di duro lavoro per adattarsi alla nuova situazione, non così alla scuola che non ha ancora trovato una soluzione. La troverà?