Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Rassegna stampa » Rassegna stampa nazionale » Per una buona ricerca necessario far funzionare bene l'ordinario

Per una buona ricerca necessario far funzionare bene l'ordinario

Le priorità di un sistema nazionale protagonista in ue

10/09/2019
Decrease text size Increase text size
ItaliaOggi

di Maria Cristina Pedicchio* *presidente Ogs, istituto nazionale oceanografia e geofisica sperimenta

Sono di rientro da Bruxelles dove si è insediato nei giorni scorsi il board della Missione «Oceani», gruppo di esperti fortemente voluto dalla Ce (sono l'unica italiana). Le Missioni, ispirate dalla Missione Apollo, rappresentano le 5 priorità che la Commissione ha individuato per il prossimo programma quadro - Horizon Europe - per la Ricerca ed Innovazione (i temi selezionati sono: Cancer; Healthy Oceans, Seas, Coastal and Inland Water; Adaptation to Climate Change including Societal Transformations; Climate Neutral and Smart Citie; Soil Health and Food).

La strategia alla base del concetto di Missione, oggi ampiamente dibattuta, rappresenta al meglio quelle che sono (o dovrebbero essere) le priorità ed i concetti fondamentali di un sistema della ricerca Nazionale.

Sintetizzo e riassumo per punti: la Ricerca ed Innovazione devono proporre, favorire e supportare la realizzazione di soluzioni alle grandi sfide globali della società a beneficio di tutti i cittadini (vedi i 5 punti di cui sopra); bisogna individuare pochi e chiari obiettivi; tutti gli stakeholders, ma in particolare i cittadini, devono essere informati, coinvolti ed assumere un ruolo da protagonisti consapevoli; l'approccio deve essere multi ed interdisciplinare; bisogna analizzare con attenzione l'impatto a medio lungo termine, in particolare da un punto di vista socio economico, delle azioni proposte (ex della plastica: Natta ha vinto il Nobel ed il successo della plastica nasce a quel punto soprattutto dal suo essere «indistruttibile», oggi ne paghiamo le conseguenze…); il concetto di Innovazione deve superare il solo contesto tecnologico ma diventa anche Innovazione sociale, Innovazione regolamentare, Innovazione finanziaria; ogni approccio e strategia deve essere aperto e attento alla dimensione internazionale (i mari così come i fenomeni naturali non hanno confini territoriali…); servono regole e tempi certi; e questo sicuramente per l'Italia dovrebbe essere attentamente perseguito. Forse nel nostro paese la vera rivoluzione sarebbe riuscire a fare funzionare l'ordinario, senza tanta burocrazia, ritardi, incertezze e contraddizioni; merito e trasparenza devono diventare concetti irrinunciabili, e non solo a parole; il Capitale Umano è strategico e deve stare al centro. «Se vogliamo migliorare il mondo dobbiamo migliorare gli individui (Marie Curie)».

In conclusione, serve una Responsabilità collettiva di individui, istituzioni, politica, imprese, in una logica di fiducia reciproca e di approccio ai problemi di tipo win-win. L'Italia può e deve giocare un ruolo chiave a livello europeo e nella regione mediterranea.