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Repubblica-Gli inviati della Moratti volevano intimidirmi

Federico Chiesa, studente dell'ultimo anno del Galvani e rappresentante di istituto "Gli inviati della Moratti volevano intimidirmi" Volevano informazioni sull'autogestione. Mi h...

16/12/2001
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la Repubblica

Federico Chiesa, studente dell'ultimo anno del Galvani e rappresentante di istituto
"Gli inviati della Moratti volevano intimidirmi"
Volevano informazioni sull'autogestione. Mi hanno chiesto cos'è l'Islam e se avevamo parlato del telefono
Io sono di destra ma non sono d'accordo con l'iniziativa dell'onorevole di Forza Italia

"CI sono rimasto molto male, sembrava quasi volessero intimidirmi. Sono una persona di destra e come tale sono sconcertato. Penso che i professori, di sinistra o di destra, non debbano fare politica a scuola. Ma non sono d'accordo con l'atteggiamento degli ispettori e con l'iniziativa del telefono di Garagnani".
Federico Chiesi è all'ultimo anno del liceo classico Galvani, rappresentante di istituto. Ha partecipato all'incontro in presidenza con gli ispettori inviati dal ministro Moratti per raccogliere informazioni sul 'telefonospia'. E ne è uscito arrabbiato, come lo sono i suoi compagni di scuola e gli altri rappresentanti di istituto. "Al Galvani la propaganda politica non si è mai vista, non capisco dove si voglia andare a parare" dice.
Che rapporto c'è tra gli studenti e i professori in riferimento alle idee politiche?
"Di rispetto. Alcuni miei professori, per esempio, non condividono le mie idee politiche, ma sono sempre stato rispettato. Per questo non sono d'accordo con il metodo della visita ispettiva e con l'iniziativa di Garagnani. Non è con un telefono e con le denunce anonime che si può risolvere il problema, intendo quello della propaganda politica a scuola. Problema che qui da noi tra l'altro non esiste. Io non ho mai nemmeno assistito a discussioni politiche in classe e se ci sono avvengono nel rispetto delle posizioni".
Cosa hanno chiesto gli ispettori?
"A un certo punto, credo a titolo personale, un ispettore mi ha chiesto cos'era per me l'Islam. Francamente non ho saputo rispondere, non riuscivo a capire".
Altre domande?
"Volevano informazioni sull'autogestione, anche se non si è capito bene il motivo. Mi hanno chiesto in particolare se avevamo parlato del telefono di Garagnani e se io sapevo se erano vere le voci sulle telefonate o se erano una montatura. Ho detto che non ne sapevo niente. Mi hanno fatto notare che ai dibattiti da noi organizzati in autogestione c'era solo un relatore, ma noi abbiamo invitato anche persone di destra, nessuno è venuto. Infine volevano sapere se i professori erano stati faziosi. No, nessuno è venuto a fare politica".
(il ve.)