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Repubblica.it-Berlusconi agli studenti:Pubblica e privata competano

Roma, il premier arriva al palazzo delle Esposizioni "Invece di contestare, venite a fare proposte" Berlusconi agli studenti "Pubblica e privata competano" ...

20/12/2001
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la Repubblica

Roma, il premier arriva al palazzo delle Esposizioni
"Invece di contestare, venite a fare proposte"

Berlusconi agli studenti
"Pubblica e privata competano"


ROMA - Fuori lo attendevano migliaia di studenti impegnati nell'assedio "sonoro", a colpi di slogan, del palazzo delle Esposizioni dove si stanno svolgendo gli Stati generali della scuola. E così, Silvio Berlusconi, ha pensato di usare un'entrata secondaria per evitare contestazioni.

Ma, una volta dentro al palazzo, il premier non ha mancato di mandare un messaggio ai contestatori. Lo ha fatto indossando i panni, già usati altre volte, del "buon padre di famiglia" e del "nonno". "Gli studenti in piazza invece di contestare dovrebbero venire qui a porre le loro esigenze e a dare una mano a fare una scuola che sia buona per tutti" dice il premier ai giornalisti. E a chi gli chiede come mai alcune rappresentanze di studenti non fossero state invitate risponde secco: "Sono stati invitati tutti".

In attesa di concludere con il suo intervento gli Stati generali, il premier disegna il suo modello di scuola e di istruzione. "Da padre e da nonno - aggiunge Berlusconi - sogno una scuola che sia veramente in grado di preparare ragazzi che possano essere cittadini non solo dell'Italia ma anche dell'Europa e del mondo e possano darsi un futuro dovunque. Sogno una scuola in competizione tra pubblico e privato, che dia buoni insegnanti e migliori percorsi formativi, che sia non solo aperta ai ricchi come la privata, ma a tutti".

Infine arriva la benedizione per la manifestazione organizzata dal ministro Letizia Moratti. Con gli stati generali, conclude il premier, "si comincia un percorso per arrivare a una scuola adeguata alle esigenze del mondo di oggi e dei ragazzi di oggi e di domani".

(20 dicembre 2001)