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Repubblica-Regione e buoni scuola Formigoni rilancia: "Nel 2002 sei miliardi in più"

La copertura delle rette potrà arrivare al 50 per cento Regione e buoni scuola Formigoni rilancia: "Nel 2002 sei miliardi in più" STEFANO ROSSI ...

17/11/2001
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la Repubblica

La copertura delle rette potrà arrivare al 50 per cento
Regione e buoni scuola Formigoni rilancia: "Nel 2002 sei miliardi in più"
STEFANO ROSSI


Più soldi e una copertura maggiore per il buono scuola edizione 2002. Lo hanno annunciato ieri il presidente della giunta regionale, Roberto Formigoni, e l'assessore alla Formazione, Alberto Guglielmo: "Lo stanziamento aumenta da 62 a 68 miliardi, mentre la copertura della retta scolastica, fissata lo scorso anno al 25 per cento, quest'anno potrà arrivare fino al 50. Il tetto massimo resta fissato a 2 milioni".
Il piano complessivo del Pirellone per scuola e università è un pacchetto da 600 miliardi: 192 per la formazione para e postuniversitaria, 146 per il diritto allo studio di studenti "capaci, meritevoli e privi di mezzi", 113 per l'edilizia scolastica sotto forma di interventi vari di manutenzione, 41 per l'educazione degli adulti (aggiornamento e qualificazione), 31 per borse di studio, 26 per l'informatica, 20 per il contenimento delle rette delle scuole materne autonome.
Ma è il buono scuola, come sempre, il pomo della discordia. Anche per l'opposizione. Il Ppi, sempre attento a non entrare in rotta di collisione con il mondo delle scuole private cattoliche, plaude all'estensione del contributo fino al 50 per cento della retta per le fasce di reddito più basse. Al contrario, Rifondazione obietta che così si invogliano le famiglie meno abbienti a iscrivere i figli alle scuole private, che con i loro 70.000 studenti lombardi puntano a pescare nella riserva delle statali (900.000 studenti): "Per questo il tetto del buono viene mantenuto a 2 milioni. Formigoni si aspetta che i privati, aumentando gli studenti, diminuiscano le rette".
Formigoni replica rivendicando il fatto che 35.000 delle 47.000 famiglie beneficiarie del buono nel 2001 avevano un reddito (pro capite, però) inferiore a 30 milioni. I beneficiari, per effetto delle richieste multiple delle famiglie con più figli, sono stati 56.000: "Quest'anno saranno certamente di più", dice Formigoni, che rivendica la "supplenza della Lombardia nei confronti dello Stato" e si aspetta, con la devoluzione, "il trasferimento di fondi e competenze dallo Stato". Il suo è un richiamo allo scenario politico generale fatto alla sua maggioranza, nella quale non a tutti fa piacere che il governatore acquisisca ampi meriti presso la potente lobby della scuola privata. Da qualche tempo Formigoni è preso di mira dai franchi tiratori e bastano quattro consiglieri per chiedere il voto segreto: "In aula '#8212; dice qualcuno '#8212; non è detto che sarà una passeggiata".