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Repubblica: Scontro tra Brunetta e Cgil. Epifani: "Non convocarci è autogol". Il segretario "Si tratta di una scortesia sociale, istituzionale e politica"

Il ministro annuncia l'incontro chiesto dalle parti sociali, chiarendo che però non ci sarà la confederazione che non ha firmato l'accordo per il nuovo contratto

02/12/2009
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la Repubblica

La convocazione dei sindacati ci sarà la prossima settimana. Lo ha detto all'agenzia Ansa il ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta, a margine di una audizione che si è tenuta a Palazzo San Macuto. Il ministro ha precisato che la convocazione, che potrebbe arrivare già oggi, interesserà "tutti i sindacati che hanno firmato il nuovo modello contrattuale" (che non è stato sottoscritto, invece, dalla Cgil, ndr). L'incontro, richiesto dai sindacati, ha spiegato il ministro, si terrà a palazzo Vidoni.
Nei giorni scorsi, infatti, le organizzazioni hanno sollecitato il confronto per il rinnovo contrattuale, lamentando l'insufficienza delle risorse in Finanziaria. Per i sindacati, infatti, la sola indennità di vacanza contrattuale prevista consentirà aumenti pari a circa 20 euro. La Cgil ha indetto per l'11 dicembre uno sciopero generale della categoria, la Uil per il 21 del mese; interesserà i dipendenti delle amministrazioni centrali (tra cui ministeri, presidenza consiglio, agenzie fiscali, scuola, enti pubblici non economici).
Il 10 dicembre è in calendario una manifestazione davanti Montecitorio e le Prefetture promossa dalla Cisl e dalla Uil di categoria. Da oggi, inoltre, parte la mobilitazione a livello locale della Fpl-Uil (enti locali e sanità) e della Fps-Cisl.
La mancata convocazione della Cgil è "un autogol" e una prova di "scortesia", ha dichiarato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, interpellato a margine di un convegno sul trasporto aereo. "Quando si parla di contratti, Brunetta ha il dovere di convocare tutti. In tutti i tavoli contrattuali, sia dove abbiamo firmato, sia dove no, è sempre stata convocata la Cgil, che rappresenta tante persone. Mi pare - ha proseguito Epifani - una scelta sbagliata, potrei dire molto scortese per un ministro che chiede ai dipendenti pubblici di essere cortesi. Ma è una scortesia sociale, istituzionale e politica. Quindi, mi pare di capire, anche un gravissimo autogol del ministro".