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Repubblica-Telefonospia, nei licei arrivano gli ispettori

Telefonospia, nei licei arrivano gli ispettori - 15-12-2001 Ieri mattina hanno fatto visita a Galvani, Minghetti, Sabin, Belluzzi e Ariosto di Ferrara Telefonospia, nei licei arrivano ...

15/12/2001
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la Repubblica

Telefonospia, nei licei arrivano gli ispettori
- 15-12-2001

Ieri mattina hanno fatto visita a Galvani, Minghetti, Sabin, Belluzzi e Ariosto di Ferrara

Telefonospia, nei licei arrivano gli ispettori
di ILARIA VENTURI
BOLOGNA - Ispettori nelle scuole per il 'telefonospia' di Garagnani. Hanno bussato ieri mattina al Galvani e al Minghetti, due dei licei nel mirino delle denunce anonime raccolte dall'onorevole di Forza Italia su presunti casi di propaganda politica tra i banchi. Un'indagine conoscitiva chiesta dal ministero all'Istruzione per rispondere alle interpellanze parlamentari. Ma che ha agitato una tranquilla mattinata di lezioni. Al Galvani i docenti, in subbuglio, hanno convocato per mercoledì mattina un collegio straordinario. "E' un gesto per esprimere la solidarietà al dirigente scolastico - commenta la vicepreside Laura Finelli - è sotto pressione in modo eccessivo, quello che sta succedendo nelle scuole bolognesi non è niente di antidemocratico o di fazioso". Per effetto invece del cicloneGaragnani, che ha raccolto indignazione e proteste e, sino ad ora, solo smentite, da settimane le scuole sono tormentate. E il caso ha costretto il ministro a muoversi per rendere conto al parlamento sull'iniziativa del 'telefonospia'. Una richiesta di informazioni, che ha creato allarme al Galvani, e che riguarda, nella nota di incarico degli ispettori, anche le scuole Minghetti, Sabin, Belluzzi e Ariosto di Ferrara. Tutte quelle coinvolte da Garagnani in una conferenza stampa a palazzo D'Accursio.
Al liceo di via Castiglione la visita degli ispettori, inviati dall'Ufficio regionale scolastico su richiesta del ministero, è stata annunciata da una telefonata in presidenza. Poi il colloquio, verso le dieci, con il preside Ottavio De Notariis, alla presenza della vicepreside e di un rappresentante degli studenti. Un confronto a tratti acceso. "Hanno chiesto al ragazzo che tipo di informazioni aveva ricevuto sull'Islam - racconta la vicepreside - volevano conoscere il programma dell'autogestione. Gli studenti hanno invitato anche un ispettore del Ministero, Giancarlo Cerini, a parlare sulla riforma, sono venuti sindacalisti della Cgil e della Cisl, esponenti di ogni idea politica, hanno tenuto lezioni i docenti del liceo sulla guerra, ma anche sul primo soccorso. E' venuto Stefano Bonaga con altri docenti universitari. Tutto si è svolto con estrema correttezza, per questo sono dispiaciuta, non si era mai vista una cosa simile ed è da 22 anni che sono al Galvani".
Il liceo era stato accusato da Garagnani di avere "una minoranza di docenti ex sessantottini che fanno propaganda antigovernativa". Replica la professoressa Finelli: "E dire che il liceo ha sempre avuto la fama di essere molto moderato. Il fatto vero è che tutti i miei colleghi sono abituati ad educare i ragazzi alla critica e all'autonomia di pensiero senza fare propaganda. Vogliamo far capire questo al ministro".
Al Minghetti gli ispettori hanno raccolto informazioni sull'attività della scuola autogestita e sul caso, sempre denunciato da Garagnani, del video su Genova proiettato a scuola. "Ho ripetuto che era un filmato visionato prima dal consiglio di istituto e che è stato commentato da tutti i protagonisti, compreso le forze dell'ordine". Il preside Giorgio Innocenti è tranquillo: "Quando c'è una interpellanza è giusto fornire informazioni e così è stato. Gli ispettori non sono venuti ad accertare le denunce anonime". E così non poteva essere, precisa il direttore generale Emanuele Barbieri. "Io non ho ricevuto nessuna segnalazione dall'onorevole Garagnani - dice - l'indagine conoscitiva, svolta attraverso una rassegna stampa e con colloqui con i presidi, serve solo a raccogliere elementi per dare risposte alle interrogazioni parlamentari. Tutto qui. Gli ispettori, persone estremamente equilibrate, sono stati i primi a chiedermi chiarimenti sull'incarico. Mi dispiace se c'è stato un equivoco, sono pronto ad andare a chiarire le cose al collegio dei docenti del Galvani".