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Riaprire le Gae ai precari, anzi no Ma l'emendamento è un errore

Pittoni (Lega): la norma sarà cassata alla camera

07/08/2018
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ItaliaOggi

Marco Nobilio

I docenti che hanno conseguito l'abilitazione entro l'anno accademico 2017/2018 potranno chiedere di essere inseriti nella fascia aggiuntiva delle graduatorie a esaurimento. L'accesso alla fascia aggiuntiva sarà consentito anche ai docenti in possesso di diploma magistrale o di insegnamento tecnico professionale conseguiti entro l'anno scolastico 2001/2002. Per consentire tutto questo il ministero dell'istruzione emanerà un regolamento che disporrà l'apertura dei termini per dare modo agli interessati di presentare la domanda. Lo prevede un emendamento al decreto milleproroghe approvato il 3 agosto scorso in senato.

L'emendamento è stato proposto da 4 senatori di Leu: De Petris, Errani, Grasso e Forgia ed è stato approvato con il parere favorevole del governo dopo l'ok del relatore di maggioranza, Stefano Borghesi (Lega) e del rappresentante del governo, il sottosegretario Maurizio Fugatti. Ma si è trattato di un errore: «Non c'è alcun parere positivo del governo alla riapertura delle graduatorie a esaurimento degli insegnanti precari», spiega su facebook il presidente della commissione istruzione del senato Mario Pittoni (Lega). «L'errore verificatosi al senato al momento del voto», continua Pittoni, «su un emendamento al milleproroghe, verrà corretto».

L'errore del governo allungherà inevitabilmente i tempi di approvazione del milleproroghe. Che dopo l'approvazione alla camera, senza l'emendamento che consente i nuovi accessi nelle graduatorie a esaurimento, dovrà ritornare al senato per essere riapprovato nella nuova stesura. Resta il fatto, però, che la stesura approvata al senato è giuridicamente legittima e si collega a diversi precedenti che si sono succeduti nel corso degli anni. Più volte, infatti, il legislatore è intervenuto con norme speciali consentendo nuove inclusioni. Ma l'intenzione del governo va nel senso di precludere definitivamente l'accesso alle graduatorie a esaurimento, così da svuotarle completamente. E facendo rimanere in piedi solo il reclutamento da concorso.

Un orientamento in continuità con i precedenti governi, la cui ratio è quella di evitare il formarsi di nuovo precariato. In pratica, a regime, dovrebbe cessare del tutto il sistema duale di reclutamento a tempo indeterminato, metà agli aventi titolo in Gae e metà ai vincitori di concorso. E anche quello del conferimento delle supplenze da parte degli uffici scolastici in favore delle sole assunzioni a tempo determinato tramite le graduatorie di istituto.