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Schedature, la ministra sotto accusa Il Pd: si dimetta. Lei: nessun dossier

Proteste da tutte le opposizioni per le note sugli orientamenti politici degli scienziati Grillo: era solo una richiesta di informazioni

08/01/2019
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la Repubblica

Corrado Zunino

Tutta l’opposizione contro la ministra della Salute Giulia Grillo, " la schedatrice di scienziati". Diversi scienziati, letto il documento di inchiesta dei Cinque Stelle sui trenta membri del disciolto Consiglio superiore di sanità, hanno stigmatizzato il suo comportamento. La ministra a Cinque Stelle, ieri all’ora di pranzo, ha replicato affidando la sua giustificazione a un testo su Facebook. In serata a un video. Lo scontro politico non si è placato. « La smentita aggrava la già compromessa posizione della ministra e per questo chiediamo alla Procura della Repubblica di Roma di acquisire gli atti e di aprire un’inchiesta per abuso di potere e d’ufficio», dicono i senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri e Francesco Giro.

L’abuso citato è tutto nella storia raccontata ieri da " Repubblica": la ministra ha chiesto, e ottenuto dalla deputata della commissione Sanità Celeste D’Arrando, un’inchiesta sui trenta membri di nomina del Consiglio superiore. Voleva conoscere, dopo la cacciata dei componenti il 3 dicembre e le proteste della presidente uscente, Roberta Siquilini, che le aveva rinfacciato di non saper separare la politica dalla scienza, l’eventuale retroterra partitico degli scienziati scelti da precedenti ministri. La Grillo, sensibile a ogni critica, ha fatto produrre il "file" — un dossier sgangherato — e lo ha lasciato girare sulla chat interna dei membri della XII commissione, Camera e Senato, colleghi Cinque Stelle. Il testo, con le sue note a margine infilate sotto i nomi e i curriculum di sei componenti del Consiglio superiore considerati " politici", segnalava come: il vicepresidente uscente, Adelfo Elio Cardinale, fosse marito di una magistrata che era stata « direttrice dell’Ufficio di gabinetto dell’ex ministro Schifani » . Del professor Francesco Bove, altro membro, si diceva che era un giornalista pubblicista collaboratore di " Repubblica" ( cosa peraltro falsa). E il professor Antonio Colombo, luminare di cardiologia, veniva definito « uno dei medici che ha operato Berlusconi». Non risulterà vero neppure questo.

Il dossier viene pubblicato postumo — dopo la cacciata di massa e senza preavviso degli scienziati — ma due fonti Cinque Stelle del mondo della sanità confermano a " Repubblica" che la Grillo fin dal suo insediamento si è occupata di conoscere il passato politico dei professionisti in servizio al ministero. Dalla sua casa di Catania, domenica sera la ministra aveva spiegato al nostro giornale: « Ho solo chiesto una verifica sulle precedenti nomine. Serve nuova linfa, coinvolgere personalità rimaste ai margini o emigrate per frustrazione » . Il giorno dopo, ieri, è venuta giù l’opposizione e Grillo è diventata trend topic su Twitter. Il Pd ora valuta la mozione di sfiducia e chiede sia alla Camera che al Senato un intervento urgente in Parlamento: « Ormai siamo alle liste di proscrizione, è una questione di emergenza democratica » . Forza Italia parla di « dossieraggio fascista per procedere all’epurazione politica di almeno sei scienziati di chiarissima fama » . Matteo Renzi definisce la storia «una roba sinceramente enorme » . L’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin, attaccata dalla Grillo per aver fatto in passato nomine di basso profilo, scrive: « Personalità scientifiche di livello mondiale sono state sottoposte a dossier e gogna mediatica ».

La ministra in carica si giustifica e pubblica l’intero documento d’inchiesta sul suo profilo: « Quel testo è un appunto del tutto informale che ho chiesto in chat ai miei colleghi parlamentari dopo aver sciolto la commissione. Per questa fesseria adesso le opposizioni mi chiedono di spiegare in Parlamento » . I Cinque Stelle alla Camera fanno quadrato, al Senato sono freddi. La senatrice Elena Fattori, membro della Commissione Sanità, dice: « Non esiste Paese al mondo dove uno scienziato venga valutato per le sue opinioni politiche». E ieri Giulia Grillo decide di nominare il commissario dell’Istituto superiore di Sanità: è il professor Silvio Brusaferro, docente di Igiene orale all’Università di Udine.