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Scuola, annuncio dal governo: in estate via a 52mila assunzioni

Accordo dopo un braccio di ferro tra ministero dell'Istruzione e quello dell'Economia. I nuovi docenti si distribuiranno entro settembre su 15mila cattedre finora coperte da supplenze, 21mila rimaste libere per pensionamenti e 16 già vacanti.

11/05/2017
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Corriere della sera

Saranno 52mila i posti per le assunzioni (e i trasferimenti) del prossimo anno nella scuola. A comunicarlo è lo stesso ministero dell’Istruzione che riferisce del braccio di ferro ingaggiato tra Mef e viale Trastevere sul numero di cattedre da rendere stabili (dall’organico di fatto in organico di diritto) per il 2017/20018. Cui occorrerà aggiungere i posti lasciati vacanti dai pensionamenti e le cattedre attualmente vacanti.

“Nella serata di ieri – spiegano da Palazzo della Minerva – è stata raggiunta l’intesa tra ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e ministero dell'Economia e delle Finanze sull’attuazione della norma inserita in legge di Bilancio che prevede la trasformazione di 15.100 posti dell’organico di fatto, assegnati ogni anno a supplenti, in altrettanti posti dell’organico di diritto da coprire con docenti di ruolo con contratti a tempo indeterminato”.

Nel corso delle ultime settimane, sulla vicenda si è realizzato un vero e proprio “scontro” tra i due dicasteri: il Mef conteggiava in meno di 10mila le cattedre da stabilizzare, mentre il Miur ne chiedeva 25mila. Alla fine saranno poco più di 15mila che sommate agli oltre 20mila pensionamenti e ai 16mila posti liberi determinano un contingente di oltre 51mila posti. Ma il grosso sarà al Nord e per le migliaia di docenti meridionali “costretti” ad accettare una cattedra nelle regioni settentrionali attraverso il piano straordinario previsto dalla Buona scuola le speranze di un rapido ritorno a casa si affievoliscono. Qualche migliaio di posti in più che il ministero dell’Istruzione è riuscito a strappare a viale XX settembre rappresenta comunque una buona notizia. Decisamente "bicchiere mezzo pieno".

Buone notizie invece per chi attende di essere assunto dalle graduatorie provinciali ad esaurimento e da quelle degli ultimi concorsi e per le scuole padane che nell’anno in corso hanno sofferto una endemica carenza di insegnanti, soprattutto in alcune discipline. L’apertura dei cordoni della borsa da parte del ministro Pier Carlo Padoan suona come una buonissima notizia anche per alunni e genitori che dovrebbero poter contare su una maggiore continuità didattica. Le 15mila cattedre stabilizzate “verranno coperte con contratti a tempo indeterminato, favorendo così la continuità didattica e una maggiore stabilità del personale”. “La scuola merita questo riconoscimento”, sottolinea la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli. “Trasformare ciò che oggi è organico di fatto in organico di diritto significa scegliere di continuare a investire sulla qualità della formazione delle e dei docenti, mettendo al centro gli interessi di studentesse e studenti, famiglie, insegnanti”. “L’obiettivo – conclude la Fedeli – adesso è quello di garantire a studentesse e studenti di trovare tutte le docenti e tutti i docenti in cattedra a settembre fin dal primo giorno di scuola”.

“La trasformazione di incarichi di fatto con l'inserimento nell'organico stabile del personale docente è parte di un processo complessivo di riforma che procede senza interruzioni", ha osservato il ministro dell'Economia Padoan. "Una gestione avveduta e lungimirante delle finanze pubbliche - ha aggiunto Padoan - è una condizione necessaria per sostenere il percorso delle riforme e ne rende possibile l'attuazione”. Questa estate, i 52 mila posti disponibili saranno suddivisi in tre tranche: il 60 per cento a favore di nuove assunzioni, il 30 per cento ai trasferimenti e il 10 per cento a passaggi di cattedra e di ruolo. Ora, per coltivare qualche speranza in più, i docenti meridionali assunti al nord attendono di conoscere quanti dei 15mila e 100 posti stabilizzati andranno alle regioni meridionali.