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Scuola, bocciato alle superiori uno studente su cinque che non segue i consigli dei prof delle medie

E il 44% dei ragazzi non ha ancora le idee chiare su cosa scegliere

08/01/2019
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la Repubblica

Salvo Intravaia

Liceo, istituto tecnico o istituto professionale? È questo il dilemma che attanaglia migliaia di ragazzini, e genitori, di terza media in procinto di opzionare il percorso delle superiori. Le iscrizioni partono oggi e si concluderanno a fine mese: il 31 alle 20:00. Entro quella data bisognerà aver scelto. Secondo Scuola.net e Radio24, che nei giorni scorsi hanno pubblicato una ricerca, l'anticipo di una decina di giorni rispetto all'anno scorso ha messo in crisi non pochi studenti: quasi la metà (il 44%) non ha ancora le idee chiare. Dubbi che, almeno in parte, resteranno anche dopo avere scelto: "Ho fatto la scelta giusta?". Qualche indicazione tuttavia c'è. I ragazzi, e le famiglie, che avranno seguito il cosiddetto "consiglio orientativo" fornito dagli insegnanti della scuola media andranno incontro a una promozione quasi certa.

Coloro che faranno di testa propria o seguiranno i propri desideri, cambiando strada rispetto a quella immaginata dai prof della scuola media, avranno un percorso più accidentato. E non è neppure da escludere una bocciatura al primo anno delle superiori. I dati relativi al 2016/2017, rilasciati dal sito del Miur Scuolainchiaro sono eloquenti: al 93,5% di coloro che hanno seguito il consiglio orientativo è andata bene al primo superiore. Promosso tra giugno e settembre. Soltanto il 6,5% è stato bocciato nel 2016/2017. Diverso il destino di chi ha scelto in proprio: uno su cinque (il 20,3%) è andato incontro ad una bocciatura o ha abbandonato gli studi in corso d’anno. Incrementando la cosiddetta dispersione scolastica che pesa sulle finanze pubbliche per un miliardo e mezzo di euro all’anno.

Ma quanto, famiglie e alunni, assecondano le indicazioni fornite dalla scuola di primo grado? Solo in parte. Se è vero che soltanto due su tre (il 68,7%) imboccano la strada tracciata dalla scuola media. E probabilmente solo perché era la scelta immaginata dall’alunno o dalla famiglia. Il 31,3% segue il fai da te. Ma poi si deve accontentare dei risultati che arrivano: riesce a conquistare la promozione soltanto il 79,7%. In parecchi, circa 22mila, cambieranno scuola in corso d’anno perché probabilmente si saranno resi conto di avere sbagliato indirizzo o istituto. In cima alla classifica di chi si è pentito della scelta effettuata a gennaio gli alunni dei licei delle scienze umane (gli ex magistrali): il 4% si trasferisce “in uscita” in corso d’anno. A seguire i compagni dei licei musicali e coreutici (3,9%), quelli dei licei classici e scientifici (il 3,8%), degli istituti tecnici (3,7%), dei licei linguistici (3,5%), degli istituti professionali (3,5%) e dell’artistico col 3,0%.