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Scuole aperte anche d'estate 280 milioni per 3mila istituti

Il ministero dell'Istruzione ha lanciato due bandi per fondi Pon per il 2014-2020

18/03/2018
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Il Messaggero

ROMA A scuola anche d'estate, tra corsi di musica e arte, mentre il pomeriggio si spazia dalle lingue straniere alla matematica. Saranno oltre 3mila gli istituti che resteranno aperti anche durante la pausa estiva, nei mesi di luglio e di settembre, per contrastare la dispersione scolastica. L'obiettivo, infatti, è quello di coinvolgere nei progetti educativi il maggior numero di studenti e famiglie. 
Inoltre, circa 5mila scuole avvieranno, invece, corsi di potenziamento per puntare sulla conoscenza delle lingue e sull'innovazione nella didattica, anche a partire dalla scuola materna. 
I BANDIL'apertura pomeridiana ed estiva delle scuole prende piede con migliaia di richieste pronte ad arrivare da tutta Italia: l'esperienza avviata un anno fa vide infatti molte scuole disposte a partecipare, ma quest'anno la platea sarà più ampia. Il ministero dell'Istruzione ha lanciato due bandi per fondi Pon per il 2014-2020, Per la scuola, competenze e ambienti per l'apprendimento. Si tratta di due iniziative rivolte essenzialmente a progetti di inclusione sociale e di lotta al disagio. 
Gli istituti scolastici resteranno infatti aperti oltre l'orario scolastico grazie ad uno stanziamento di 130 milioni di euro, da suddividere tra le scuole che ne faranno richiesta e che presenteranno progetti sostenibili, e si dedicheranno al potenziamento delle competenze di base con fondi stanziati dal bando ad hoc per un totale di 150 milioni di euro. 
I PROGETTIPer l'apertura extra scolastica nel pomeriggio, il sabato, nei mesi di luglio e settembre, gli istituti potranno presentare dal 21 marzo al 9 maggio i loro progetti per attività extracurricolari per un totale di 220 ore l'anno, circa 6 ore in più a settimana: i progetti avranno a che fare con laboratori di creatività, musica, arte e scrittura creativa. 
Saranno analizzati anche percorsi diversi tra loro, dal teatro all'educazione alimentare, dal sostegno della parità di genere al contrasto della violenza, del bullismo e della discriminazione. In questi percorsi di didattica alternativa potranno essere coinvolti anche i genitori e le famiglie intere. 
I FONDIPer quanto riguarda invece i fondi destinati a ciascuna scuola, in base al bando è previsto che le scuole fino a mille studenti potranno ricevere fino a 40mila euro, quelle con più di mille studenti fino a 45mila euro. 
Per il potenziamento delle competenze di base, dalla materna alle superiori, il bando sarà aperto fino all'11 maggio. Le scuole riceveranno un massimo di 45mila euro ciascuna, 20 mila le materne, e potranno così realizzare moduli da 60 ore, anche di 30 ore nel caso della scuola dell'infanzia per non appesantire eccessivamente il monte orario tra i più piccini. L'aumento delle ore non dovrà essere maggiore delle 210 annue, circa 6 in più a settimana. Sarà così possibile attivare corsi di italiano e di italiano per stranieri nelle scuole ad alta concentrazione di famiglie straniere. Nel potenziamento sono previsti anche corsi di inglese, matematica e scienze. Nelle scuole dell'infanzia sarà possibile attivare anche corsi di musica, espressione corporea ed espressione creativa. 
Il progetto si trova al suo secondo anno di promozione, dopo l'avvio di un anno fa quando furono 4.663 le scuole finanziate da uno stanziamento complessivo di 187 milioni di euro: il 10% degli istituti scelse di utilizzare i fondi per aprire nel periodo estivo, a partire da luglio 2017, gli altri decisero di tenere aperte le scuole il pomeriggio, durante l'anno scolastico tuttora in corso. 
Per il 2017-2018, quindi, sono state attivate oltre un milione di ore di attività aggiuntive, in orario extra scolastico, di pomeriggio o nei mesi estivi. La quota maggiore è stata aggiudicata dalle regioni del Sud, dove c'è maggior bisogno di contrastare la dispersione scolastica. Prima fra tutte aderì la Campania, con oltre 860 scuole e più di 35 milioni di euro assegnati. 
Seguono la regione Sicilia con 692 scuole e circa 28 milioni, la Puglia con 569 scuole e oltre 23 milioni di euro. Tra le città con il maggior numero di scuole ammesse al finanziamento ci sono Napoli con 451 istituti, Roma con 227, Bari con 172, Palermo con 163 e Catania con 150.
Lorena Loiacono