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Sette concorsi per la scuola, ma le assunzioni arriveranno quasi tutte a settembre 2022

Ecco le date della macchina dell'arruolamento voluta dal ministro Bianchi. Il governo stima che in un anno le cattedre vacanti scenderanno da 112.000 a 15.000. Sindacati scettici e mobilitati

14/07/2021
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la Repubblica

Corrado Zunino
ROMA - Ora che con il Decreto sostegni bis si è delineata l'ultima modalità di stabilizzazione dei precari della scuola italiana - sarà sempre attraverso un concorso, ordinario o straordinario -, si delinea il quadro del prossimo arruolamento voluto dal ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi. Sono previste ben sette prove pubbliche, nel corso dell'anno scolastico 2021-2022. Un numero imponente, a cui dovrebbe seguire la fattura vera e propria dei concorsi (in questi anni pandemici si è svolto un solo concorso straordinario e in generale la regolarità delle prove nelle ultime stagioni non è mai stata assicurata).

Entro il prossimo ottobre si attende un ordinario per infanzia e primaria che aprirà a 12.863 posti da insegnante. E' stato bandito il 21 aprile 2020, le domande di partecipazione sono state presentate entro il 31 luglio 2020, ma le prove non sono mai state svolte. A seguito del Decreto Brunetta, le stesse prove saranno semplificate: niente preselettiva, solo uno scritto, seguito da un orale e dalla valutazione dei titoli. I vincitori avanno una cattedra dall'1 settembre 2022.

In autunno partirà anche il concorso ordinario della secondaria I e II grado: anche qui domande entro il 31 luglio 2020. Dovrebbe svolgersi entro il 15 ottobre 2021.

Si è conclusa la scorsa settimana, con molte bocciature, la procedura semplificata (solo prova scritta e orale) per le classi A20 Fisica, A26 Matematica, A27 Matematica e Fisica, A28 Matematica e Scienze, A41 Scienze e tecnologie informatiche, le cosiddette prove Stem sulle materie scientifiche. Le commissioni che offriranno i risultati entro luglio avranno il raddoppio del gettone. Ci sono 6.129 posti a disposizione per 60.000 candidati. Questo blocco concorsuale - unico - dovebbe portare docenti in cattedra già dal prossimo settembre.

In previsione vi è poi un nuovo concorso Stem, solo in questo caso con nuove iscrizioni, ma non è stata ancora indicata la data.

E' certa la fissazione del concorso straordinario per l’abilitazione nella scuola secondaria di primo e secondo grado, bandito il 21 aprile 2020 con domande presentate entro il 15 luglio 2020. Questa procedura straordinaria per prendere l’abilitazione all'insegnamento consiste in una prova scritta computer based con 60 quesiti a risposta multipla della durata di 60 minuti. Data ultima per l’avvio delle operazioni, secondo il Sostegni bis, sarà il 15 dicembre 2021.

All’orizzonte c’è anche un nuovo concorso straordinario, che dovrà essere avviato entro il prossimo 31 dicembre: sempre previsto dal Decreto Sostegni bis, sarà formulato sulla base dei posti che rimarranno vacanti dopo le immissioni in ruolo (fase ordinaria e straordinaria da Graduatorie Gps) per l’anno scolastico 2021-22. Sarà riservato a docenti con tre anni di servizio negli ultimi cinque, si prevede una prova disciplinare e, per chi la supera, un percorso con prova finale e assunzione a tempo indeterminato dal 2022/'23. La prova darà il posto a 18.500 precari di prima fascia (già abilitati).

Un emendamento Pd-Cinque Stelle, ancora, ha fatto sì che sui prossimi concorsi ordinari una quota del 30 per cento sarà riservata ai docenti precari di seconda fascia, quelli che non hanno ancora ottenuto l'abilitazione. C'è una forte discussione nel mondo del precariato su questo intervento che, per volontà della Presidenza del Consiglio, ha tolto la possibilità di un anno di formazione con esame a giugno anche per i precarissimi limitandosi ad introdurre la riserva del 30 per cento (tutta da scrivere nella sua realizzazione concreta).

Infine, novità per la stabilizzazione degli insegnanti di sostegno, l'anello debole dell'insegnamento scolastico. Nel decreto c'è una corsia preferenziale per assumere 11.000 insegnanti sulla materia: a settembre i provveditorati potranno convocarli e a giugno gli stessi, se meritevoli, potranno essere regolarizzati.

La platea dei docenti precari, oggi, è pari a 670.000. Con le procedure avviate e da avviare il ministero dell'Istruzione è convinto che, nell'arco di un anno, 97.000 cattedre saranno assegnate e il numero dei posti vacanti scenderà a quota 15.000. I sindacati restano scettici. 

La Cgil, per voce di Francesco Sinopoli e Gianna Fracassi, dice: "Bisognerà lavorare per correggere alcune posizioni che replicano errori del passato. Si prevede la ripetizione di un concorso straordinario entro la fine dell’anno, ma con le stesse modalità delle prove dei concorsi Stem che si stanno dimostrando inadeguate. Si pensa di risolvere il tema delle assunzioni dei docenti con tre annualità istituendo per loro una riserva del 30 per cento dei posti definiti nei concorsi ordinari, altro errore. La previsione di mantenere l’organico straordinario, il cosiddetto organico Covid, è giusta, ma la si attiva su richiesta degli Uffici scolastici regionali. L'assenza del confronto tra sindacati e ministero dell’Istruzione, nonostante gli impegni contenuti nel Patto sulla scuola sottoscritto il 20 maggio scorso, non porta all'efficacia di misure utili a una ripartenza della scuola il primo settembre”.

La Cisl annuncia mobilitazione, l'associazione Mida attraverso la coordinatore Rosa Sigillò fa sapere: "Il provvedimento 30 per cento ha dei limiti, ma va riconosciuto che offre una seconda possibilità a chi non ha superato il concorso. Adesso bisogna lavorare sulla tabella titoli e cercare di impedire, tramite bando, la partecipazione di chi è stato già assunto, altrimenti i posti disponibili si dimezzano".