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Vaccini, i ministri mediano con i presidi: più controlli sulle autocertificazioni

Entro la fine del mese i tecnici di Giulia Grillo e Marco Bussetti si incontreranno per dare direttive comuni e tranquillizzare i dirigenti scolastici

13/08/2018
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Corriere della sera

MArgherita De Bac

Si va verso un chiarimento tra ministeri di Salute e Istruzione. Le polemiche di questi giorni che hanno impegnato anche i presidi dell’associazione nazionale Anp hanno preso una piega pericolosa. Le scuole rischiano di riaprire in pieno caos. Entro la fine del mese i tecnici di Giulia Grillo e Marco Bussetti si incontreranno per dare direttive comuni e tranquillizzare i dirigenti scolastici sulle responsabilità che potrebbero avere nell’accettare a scuola i bambini di nido e materne con autocertificazioni non rispondenti al vero.La circolare Grillo del 5 luglio ha infatti prorogato di un anno la validità della dichiarazione sostitutiva del certificato Asl, prevista nel decreto sull’obbligo dell’ex ministro Beatrice Lorenzin.

Verifiche a campione

La titolare attuale della Salute ha ritenuto non ci fossero le condizioni per avviare il nuovo corso in quando molte Asl italiane non dispongono di un sistema informatizzato tale da rendere automatico lo scambio di dati con le scuole. Queste almeno le intenzioni espresse. Grillo ha ribadito più volte di «essere favorevole alle vaccinazioni». La circolare a sua firma sarebbe insomma «un atto di buon senso», si tratterebbe solo di concedere un ulteriore anno di tolleranza burocratica. Ci saranno verifiche a campione sull’attendibilità delle autocertificazioni che non attestano lo stato di salute ma l’aver ottemperato a un obbligo. La falsa dichiarazione è un reato penale. Se la Asl informerà gli uffici scolastici che l’iscritto è inadempiente, il bimbo verrà escluso e i genitori denunciati alla Procura dai presidi. Nessuna eccezione per i bambini sprovvisti di qualsivoglia pezzo di carta di qualsiasi età, da 0 a 16 anni: in questi casi l’ingresso è precluso. I presidi ritengono però che una circolare non possa sostituirsi a una legge vigente, quella della Lorenzin appunto, che prevede la fine delle norme transitorie e l’entrata a regime delle norme dal 2018-19.

La polemica politica

Il tema vaccini continua a essere spunto di querelle politica. Attacchi al governo dal centrodestra. Il senatore Maurizio Gasparri, FI, parla di «situazione caotica che dovrebbe far riflettere gli italiani. A pochi giorni dall’inizio c’è uno scontro gravissimo con presidi e medici. Le circolari non possono superare il valore di leggi». E Antonio Tajani, presidente del Parlamento Ue e vice di Forza Italia: «Non ho mai visto morire un bambino di un vaccino ma tanti che non erano vaccinati. Sto dalla parte delle mamme sì vax». Si riferisce alla petizione sottoscritta online già da 160 mila favorevoli. Per la Pd Patrizia Prestipino «si sta delineando quanto avevamo previsto, la vita dei bimbi immunodepressi è a rischio». E Laura Boldrini, Leu: «No all’oscurantismo, sì ai vaccini». Per orientarsi le famiglie devono guardare alla sola circolare senza tener conto dell’emendamento al decreto Milleproroghe (rinvio delle sanzioni per gli inadempienti al 2019-20), approvato da un solo ramo del Parlamento. Se ne riparlerà l’11 settembre per le valutazioni della Camera, ad anno scolastico iniziato.