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Abruzzo. I sindacati denunciano i tagli agli organici della scuola della regione

FLC Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola scrivono all'amministrazione regionale e scolastica

06/03/2008
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FLC Cgil - Cisl Scuola - Uil Scuola
Segreterie Regionali

Al Presidente della Regione Abruzzo

Al Presidente del Consiglio Regionale Abruzzo

Ai Capigruppo del Consiglio Regionale Abruzzo

All’Assessore Istruzione

Al Direttore Generale
Ufficio Scolastico Regionale

Ai Presidenti Anci e Uncem
della Regione Abruzzo

Oggetto: tagli alla scuola in Abruzzo.

Le scriventi OO.SS. di comparto segnalano e denunciano da anni i tagli e gli interventi spropositati operati dal MPI rispetto alla stabilità nell’andamento della popolazione scolastica. Riteniamo che ormai siamo in uno stato di piena emergenza.
Da 6 anni l’Abruzzo è particolarmente penalizzato dai criteri nazionali scelti dal Ministero Pubblica Istruzione che ha ridotto di 2000 unità il personale della scuola, mentre l’andamento della popolazione scolastica è sostanzialmente stabile.
Gli ulteriori 229 tagli sui docenti da effettuare per l’a.s. 2008/09 sono basati su dati previsionali imprecisi (-800 alunni tutti da dimostrare) e, per alcuni versi, incomprensibili e penalizzanti, non ricorrendo in Abruzzo neanche le stesse caratteristiche delle altre regioni del sud.
Il numero totale degli alunni si attesta da alcuni anni a circa 185.000 e non registriamo da anni cali demografici.
I cittadini stranieri rappresentano il 3% della popolazione abruzzese ed è un dato forte rispetto alle regioni del sud. Gli alunni stranieri sono 8500 e rappresentano una percentuale del 4% della popolazione scolastica.
La popolazione (1.305.307 abitanti) è dislocata sul territorio, prevalentemente montano, in modo difforme con una densità abitativa massima a Pescara con 253 abitanti per Km2 a fronte di una rarefazione abitativa della Provincia di L’Aquila di 61 abitanti per Km2.
Da anni registriamo anche una crescita degli alunni portatori di handicap (da 3800 a 4300) incidendo ben oltre il 2% sulla popolazione scolastica (dato medio nazionale).
Queste caratteristiche implicano notevoli problemi nella “tenuta” del sistema istruzione che deve affrontare innanzi tutto la qualità della distribuzione dell’offerta formativa (quante scuole e quanti indirizzi per non desertificare il territorio montano) e la qualità della didattica orientata ad una cittadinanza multiculturale e disagiata, in un contesto di recrudescenza di situazioni di nuova povertà che riguarda fasce prima insospettabili della popolazione Abruzzese.
La possibilità del tracollo del sistema d’istruzione in Abruzzo deve diventare un punto di attenzione della politica regionale e costituire un’emergenza sociale.
Ancora 100 posti in meno nella scuola elementare significa chiudere plessi di montagna e ridurre la qualità nell’insegnamento della lingua inglese da affidare ai docenti delle altre discipline.
Ancora 100 posti in meno nella scuola secondaria di 2° grado significa cancellare indirizzi, fare classi articolate in più specializzazioni e aumentare il numero degli alunni per classe che nelle nostre città è già superiore a 30.
Ad oggi non conosciamo ancora le disposizioni relative al taglio dei collaboratori scolastici, mentre siamo preoccupati della riduzione dei servizi di pulizia e vigilanza relativa al nuovo appalto regionale.
Costruire una sensibilità condivisa delle Istituzioni locali su questi problemi è il primo obiettivo da raggiungere per evitare arretramenti nell’offerta formativa e per adottare insieme una linea di pressione sul Ministero.
Il Direttore Scolastico Regionale, Carlo Petracca, ha assunto da poco tempo l’incarico nella nostra regione e ha già inaugurato uno stile di concertazione interistituzionale. Per noi può rappresentare il migliore collante per una politica comune che fermi i tagli.
Le OO.SS. regionali, in questo quadro di collaborazione e condivisione degli obiettivi, sono pronte a raccogliere sfide innovative per una sperimentazione triennale degli organici funzionali.

Per affrontare nel dettaglio le questioni poste, le OO.SS. Regionali del comparto Scuola chiedono ai Gruppi Consiliari di promuovere una specifica audizione e al Presidente della Regione con la collaborazione dell’Assessorato Istruzione-Formazione-Lavoro e della Direzione Scolastica Regionale di attivare al più presto un tavolo di confronto regionale.

L’Aquila, 21 febbraio 2008

I Segretari Regionali

FLC Cgil - Paola Bonifaci
CISL Scuola - Renato Pengue
UIL Scuola - Enio Taglieri