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Università di Benevento, grande partecipazione all'assemblea sul DL 112/08

Comunicato unitario FLC Cgil, CISL Università e UIL PA-UR di Benevento.

14/07/2008
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Pubblichiamo di seguito il comunicato unitario dei sindacati confederali provinciali sull'assemblea che si è svolta lunedì 14 luglio in p.zza Guerrazzi a Benevento.

Subito dopo pubblichiamo anche la lettera aperta sui recenti provvedimenti del Governo inviata dal Rettore dell'Università degli Studi del Sannio, prof. Filippo Bencardino, ai docenti dell'Ateneo.

Roma, 14 luglio 2008
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Le iniziative di mobilitazione negli atenei

Segreterie Provinciali
FLC Cgil - CISL Università - UIL PA-UR
Benevento

Università: NO alla cura Berlusconi - Tremonti

Grande partecipazione, oltre 100 lavoratori dell’Ateneo Sannita, all’assemblea pubblica indetta da FLC Cgil, CISL UNIVERSITÀ e UIL PA-UR provinciali, nell’ambito di una più ampia manifestazione regionale che ha visto coinvolti tutti gli atenei campani, per informare e discutere sul Decreto legge 112/2008, che pesantemente colpisce il funzionamento delle Università, i lavoratori, gli studenti e le famiglie.

Hanno partecipato all’assemblea gli Onorevoli Mario Pepe e Costantino Boffa, i quali, oltre a mettere in discussione i contenuti, hanno stigmatizzato lo strumento legislativo adottato (decreto legge) che, insieme alla probabile richiesta del voto di fiducia sul provvedimento, svilisce il ruolo del Parlamento, di fatto annullando qualsiasi discussione in merito.

Il Rettore, commentando la manovra economica predisposta dal Ministro Tremonti, che prevede per l'Università il taglio progressivo dei finanziamenti ordinari nel prossimo triennio e il sostanziale blocco del turn-over, limitato al 20%, con assorbimento delle risorse da parte dello Stato, ha evidenziato le conseguenze devastanti a cui andranno incontro tutti gli Atenei, non solo quello sannita, che pure ha portato avanti una gestione responsabile, prudente e sostanzialmente virtuosa.

L’assemblea, come si è evinto dai numerosi interventi, ha manifestato una forte preoccupazione, ma ha anche espresso la necessità di ulteriori proteste. Le proposte, più disparate, vanno dal blocco delle sedute di lauree all’occupazione del Rettorato, al blocco di tutte le attività dell’Ateneo.

Un coordinamento delle varie componenti accademiche (Docenti, Personale Tecnico Amministrativo, Dottorandi, Studenti) ha il compito di promuovere le iniziative di protesta, anche raccordandosi con gli altri Atenei campani e nazionali.

Benevento, 14 luglio 2008

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Lettera aperta inviata dal Rettore dell'Università degli Studi del Sannio ai docenti dell'Ateneo

Carissimi Colleghi,
tutti noi pensavamo che l'Università, con i provvedimenti Padoa Schioppa-Mussi, avesse toccato il fondo. Invece dobbiamo ancora una volta verificare che non c'è mai limite al peggio! Il documento di programmazione predisposto dal Ministro Tremonti infatti prevede per l'Università il taglio progressivo dell'FFO nel prossimo triennio e il sostanziale blocco del turn-over, limitato al 20%, con assorbimento delle risorse. Se si considera che recentemente è stato anche rivalutato il valore del punto organico, portato a livelli superiori al costo medio precedentemente previsto, emergono chiaramente le conseguenze cui andranno incontro tutti gli Atenei, non solo il nostro, che pure ha portato avanti una gestione responsabile, prudente e sostanzialmente virtuosa.
E' necessario fare qualcosa. Sentirò nel prossimo Senato il parere dei Colleghi. Io penso che sia a livello nazionale sia a livello locale si renda necessaria una azione di comunicazione e di coinvolgimento della opinione pubblica e soprattutto Deputazione parlamentare, al fine di sensibilizzare l'una e l'altra in maniera opportuna. Ma penso che non si possa limitare la nostra azione alla mera protesta. Probabilmente dobbiamo riflettere sul ruolo, sulla funzione e sull'organizzazione dell'Ateneo, considerando che finora forse anche noi non abbiamo saputo valorizzare in pieno le potenzialità che l'autonomia universitaria offriva ad ogni Ateneo. Troppi corsi di laurea e troppi insegnamenti sono stati attivati in Italia negli ultimi anni. Su questo punto è stata orchestrata una campagna di stampa volta a delegittimare di fronte all'opinione pubblica l'Università, probabilmente per rendere più facili attacchi e tagli.
Dobbiamo comunicare quindi di più e meglio, ma soprattutto ripensare al nostro ruolo e alla nostra funzione.
Lo so che in questi momenti ad ognuno di noi verrebbe la voglia dell'abbandono, del disimpegno più o meno totale, di rifugiarsi nel privato.
Ma dobbiamo invece reagire. Sono già molti quelli che in questo Ateneo lavorano al di là del proprio dovere per senso di responsabilità. Del resto chi ha sin dall'inizio creduto e lottato per questa Università sa bene che il lavoro era proiettato a costruire un centro di formazione e ricerca al servizio delle future generazioni; un luogo dove creare nuove intelligenze, autonome dai poteri locali, per costruire un futuro di libertà, su cui poi innestare uno sviluppo non più incentrato sul clientelismo e sull'assistenzialismo.
Se a questi obiettivi crediamo ancora non dobbiamo fermarci di fronte alle avversità. Il futuro si prospetta veramente difficile, ma dobbiamo reagire.
Dobbiamo sentirci come i Costituenti ed i Partigiani, che hanno lottato per regalare alla nostra generazione una Paese più libero e democratico.
Capite bene che in questo contesto parlare di programmazione è semplicemente ridicolo, se tutto viene messo continuamente in discussione, anche retroattivamente!
Comprenderete questo mio sfogo. Parole che scrivo di getto per comunicarvi la mia amarezza e le mie difficoltà, ma anche per dirvi che dobbiamo avere coraggio, lottare ed andare avanti, nella certezza che i nostri sacrifici un giorno saranno utili a qualcuno!

Un caro saluto a tutti
Filippo Bencardino
Rettore dell'Università degli Studi del Sannio