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Concorso dirigenti scolastici: la protesta in Campania

Oggi 1 aprile si è svolto un sit in per chiedere risposte adeguate su una vicenda che va avanti da più di 3 anni.

01/04/2015
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A cura della FLC CGIL Campania

Cosa ha fatto questa regione per meritare tanti problemi anche per una semplice procedura concorsuale? Perché decine di scuole in Campania sono senza un dirigente scolastico titolare, in dispregio al buon funzionamento dell'istituzione scolastica, ma anche alla stessa funzione del dirigente scolastico che l'Amministrazione ritiene così facilmente surrogabile? Perché centinaia di idonei ad un concorso sono costretti a vivere non giorni bensì anni di tensione e consulenze legali per far valere i propri diritti?

E' per questi interrogativi che oggi 1 aprile alle 15 è stato organizzato un sit in di protesta alla scuola Tito Livio, in largo Ferrandina a Napoli, sede del concorso, riattivata per due prove orali di due candidate ricorsiste, su ordine del tribunale.

Il concorso è iniziato nel 2011, ma tanti avevano iniziato a prepararsi anni prima. Una serie di incertezze, interruzioni dei lavori ad opera di interferenze della magistratura adita da più ricorrenti, tra i quali annoveriamo perfino l'ordinanza di un TAR in difetto di competenza, a fronte di un'Avvocatura di Stato che viene consultata dall'Amministrazione per esprimersi sulla procedura concorsuale che sarebbero nella piena potestà del Direttore generale, dilatano oltremodo i tempi della conclusione delle operazioni.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti:

1. i cinque milioni di euro già autorizzati per le immissioni in ruolo dei 101 dirigenti scolastici sono finiti tra le economie di bilancio. Poco importa se le scuole sono offese e non hanno avuto il dirigente scolastico titolare. Evidentemente in Campania qualcuno ritiene ci si debba arrangiare

2. si dispone impropriamente dell'istituto della reggenza, destinato a situazioni di vacanza episodiche che potrebbero verificarsi in corso d'anno, peraltro retribuite con lo stesso fondo destinato al salario accessorio dei dirigenti scolastici; un danno al sistema, una beffa per i dirigenti della Campania!

3. Il temporeggiare dell'Amministrazione ha consentito ad una miriade di ricorsisti di avanzare una molteplicità di istanze, fino al paradosso che lo stesso Consiglio di Stato ha emesso pareri discordanti, che bloccano ulteriormente la procedura concorsuale.

Viene da chiedersi perchè tutto questo? e a chi giova una procedura concorsuale costosa e laboriosa, infruttuosa per la stessa amministrazione e la comunità?

Noi non ci rassegniamo a questo stato di cose, che per gravità equivale ad una grande opera rimasta incompiuta, a testimonianza dell'incapacità dell'Amministrazione a produrre l'utilità attesa per la comunità.

Ora con forza chiediamo:

• l'assunzione immediata dei vincitori del concorso

• che sia ripristinato il meccanismo dell'interregionalità per diminuire quanto più possibile il ricorso alle reggenze

• il rispetto dell'Amministrazione a partire dall'informativa sindacale regionale sulle ultime richieste di parere al Consiglio di Stato.