Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Notizie dalle Regioni » Campania » Edilizia scolastica, FLC CGIL: in Campania è emergenza

Edilizia scolastica, FLC CGIL: in Campania è emergenza

Sindacati in attesa di essere convocati dalla Regione e dall’Ufficio scolastico regionale per costituire un osservatorio dell’edilizia che possa stabilire le priorità, orientare le risorse, governare le emergenze.

19/04/2019
Decrease text size Increase  text size

A cura della FLC CGIL Campania

“In un paese normale, la scuola dovrebbe essere il luogo più sicuro. E invece si ripetono da anni notizie di crolli negli istituti, scuole interdette per verifiche strutturali, ferimenti di insegnanti e studenti. Un fenomeno che interessa tutto il Paese ma che in Campania assume dimensioni particolarmente preoccupanti. L’ultimo esempio arriva da Sant’Anastasia, dove il crollo di una parete ha ferito un alunno ed una maestra: una situazione inaccettabile”. A dirlo è il segretario generale della FLC CGIL Campania, Ottavio De Luca.

“Lo stato dell’edilizia scolastica - scrive in una nota - non può neanche più definirsi una emergenza: è un disastro sistemico per cui non arrivano soluzioni definitive. Tutto si scarica sul personale della scuola, a partire dai dirigenti scolastici, privi di strumenti e appesantiti da enormi responsabilità. Altro che controlli biometrici: occorrono soldi per la sicurezza delle scuole e non per inutili sistemi di controllo, solo repressivi, che non migliorano l’efficienza del sistema. L’edilizia scolastica deve diventare una priorità a livello nazionale non solo per garantire il pieno godimento del diritto all’Istruzione dettato dalla Costituzione, ma anche per salvaguardare l’incolumità fisica di studentesse, studenti e personale dell’Istruzione”.

Nella nota il segretario generale della FLC CGIL Campania chiama in causa il Governo chiedendo una campagna di messa in sicurezza degli edifici scolastici. “Dove sono i fondi promessi per la messa in sicurezza? Il cosiddetto ‘governo del cambiamento’ - prosegue De Luca - su questo ha fatto poco o nulla e anzi ha rilanciato su un progetto di autonomia differenziata. Se la “secessione dei ricchi” dovesse andare in porto, una delle conseguenze sarà il consolidarsi della disparità tra territori anche su questo tema. Un acuirsi del divario tra regioni di serie A e regioni di serie B dove a pagarne le conseguenze saranno i nostri giovani. Le Istituzioni, a cominciare dal Ministero dell’Istruzione e delle Infrastrutture, si mettano una mano sulla coscienza e diano il via a una grande campagna di messa in sicurezza di tutti i plessi scolastici con fondi certi e adeguati”.

Sul piano locale, invece, De Luca ricorda come le organizzazioni sindacali “aspettino ancora di essere convocati dalla Regione e dall’Usr per costituire un osservatorio regionale dell’edilizia che possa stabilire le priorità, orientare le risorse, governare le emergenze. Che le istituzioni compiano degli atti, invece delle solite parole, per tutelare le nostre scuole, i nostri giovani, il nostro futuro”.