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Università di Napoli "L'Orientale", mozione sul DL 112/08

Chiesta al Governo una sostanziale correzione della manovra.

25/07/2008
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Le iniziative di mobilitazione negli atenei

Con la mozione che pubblichiamo di seguito, anche il Senato Accademico ed il Consiglio di amministrazione dell'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" manifestano viva preoccupazione riguardo le disposizioni contenute nel DL 112/08, ora all'esame del Senato.

Roma, 25 luglio 2008
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Mozione sul DL n. 112 del 25 giugno 2008

Il Senato Accademico ed il Consiglio di amministrazione dell'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" riunitisi in data 22 luglio 2008, esprimono vivo allarme in merito alle disposizioni contenute nella manovra finanziaria del D.L. n. 112 del 25 giugno 2008 che prefigurano ricadute pesantissime nei confronti del sistema universitario.

In particolare:

  • La drastica riduzione del Fondo di Finanziamento Ordinario, che dal 2009 al 2013 si traduce in circa 1.500 milioni di euro, impedirà all'Università di continuare ad assolvere la propria missione istituzionale compromettendo seriamente l'attività didattica e di ricerca.

  • La limitazione delle assunzioni di personale docente e tecnico-amministrativo, inteso come blocco del turn over al 20% dei pensionamenti, corrisponderà di fatto all'azzeramento delle assunzioni. In un Ateneo peculiare come il nostro, inoltre, il turn over del personale docente porterà inevitabilmente alla progressiva scomparsa di interi settori scientifico disciplinari fortemente caratterizzanti il profilo culturale dell'Orientale. Inoltre tale misura, associata all'entrata in vigore del D.M. 270, costringerà ad una ulteriore drastica riduzione dell'offerta formativa e ad un parallelo aggravio in termini di impegno didattico dei docenti.

  • Il passaggio degli scatti stipendiali da biennali a triennali ridurrà ulteriormente gli stipendi, (già tra i più bassi d'Europa) con ricadute gravissime soprattutto per i giovani ricercatori.

  • La sollecitazione agli Atenei affinché si trasformino in Fondazioni di diritto privato è sintomo evidente del progressivo disimpegno dello Stato nei confronti dell'Università pubblica. La trasformazione degli Atenei in Fondazioni corrisponde infatti al trasferimento dei patrimoni dell'Università pubblica nelle mani dei privati con inevitabili ripercussioni sul trattamento economico-giuridico del personale, a cominciare dai tecnici-amministrativi, e con ricadute molto negative sulle scelte in materia di didattica e di ricerca. E' inoltre evidente che tale trasformazione finirebbe anche per colpire la componente studentesca: non dovendo le Fondazioni rispettare il tetto del 20% sull'FFO, potranno infatti aumentare le tasse con conseguente aggravio sulle famiglie.

Gli Organi di Governo denunciano la gravità della manovra in atto nei confronti dell'Università tutta ed esprimono in particolare forte preoccupazione per la sopravvivenza di un Ateneo come "L'Orientale", che vanta una tradizione di studi riconosciuta per la sua unicità a livello internazionale. Tale manovra, attraverso lo strumento improprio del decreto legge, si configura, di fatto, come una surrettizia riforma del Sistema Universitario.

Gli Organi di Governo, pertanto, aprendo un confronto con tutte le realtà che operano all'interno dell'Università, chiedono al Governo una sostanziale correzione della manovra, riservandosi di adottare adeguate misure di protesta nel caso di una sua approvazione.

Napoli, 22 luglio 2008