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L’Università di Bologna intende sostituire il personale CEL con lavoratori con contratti co.co.co.

Prosegue la mobilitazione dei Collaboratori Esperti Linguistici dell’ateneo bolognese.

11/05/2017
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A cura della FLC CGIL Bologna

Il 9 maggio 2017 alle 13.00, presso l’aula V di Via Zamboni 33, si è tenuta l’assemblea, convocata da FLC CGIL e CISL Università, dei CEL (Collaboratori Esperti Linguistici) dell’Unibo, lavoratrici e lavoratori che insegnano le lingue straniere nei dipartimenti e al centro linguistico di Ateneo.

Assemblea seguita da un presidio tenutosi nell’atrio del Rettorato per ottenere, dalle dirette parole del Rettore, la conferma di quanto affermato nel programma di mandato, e cioè l’intenzione di valorizzare l’insegnamento linguistico e ridurre il precariato storico nella categoria.

A questo personale non viene riconosciuto il lavoro di insegnamento svolto, né dal punto di vista giuridico, né da quello economico.

Per contro, a fronte di un contratto di Ateneo risalente ormai al 2002, l’amministrazione dell’Unibo ha ventilato una proposta di rinnovo che avrebbe comportato, tra le altre cose, una riduzione della retribuzione.

Lungi dal superare gli annosi problemi della categoria, l’amministrazione insiste nel sostituire il personale CEL a tempo determinato o indeterminato che va in pensione, con lavoratori con contratti co.co.co. Queste difficoltà erano già state evidenziate al Rettore stesso un anno fa in una precedente richiesta di incontro, incontro promesso ma mai svolto.

In attesa di ricevere la data dell’appuntamento, queste lavoratrici e lavoratori hanno reiterato la richiesta nelle ultime settimane, senza ottenere risposta se non la convocazione del tavolo di trattativa in assenza di proposte concrete.
Purtroppo, nonostante le pressanti richieste, il Rettore non ha incontrato questi dipendenti, ma ha fissato l’incontro con una delegazione rappresentativa di lavoratori e organizzazioni sindacali in due momenti distinti: il 15 maggio per una prima e breve illustrazione delle problematiche della categoria e il 24 maggio per un approfondimento sulle politiche linguistiche che l’Ateneo intende perseguire.

Le lavoratrici e i lavoratori auspicano che questi incontri siano forieri di un cambiamento deciso dell’atteggiamento dell’amministrazione nei confronti degli insegnanti di lingue dell’università e continuano la mobilitazione per sostenere le loro richieste.