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L'Università di Modena respinge i provvedimenti contenuti nella Legge 133/08

L'assemblea degli studenti e del personale docente, tecnico e amministrativo ha approvato un documento.

24/10/2008
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Documento approvato dall'assemblea del 22 ottobre 2008

Oggi, in data 22.10.2008, presso l'Aula Magna, l'assemblea degli studenti e del personale docente, tecnico e amministrativo, convocata dal Consiglio della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Modena e Reggio Emilia ha discusso i provvedimenti riguardanti l'Università e la Ricerca contenuti nella legge N. 133/2008.

L'assemblea esprime:

  1. la più netta condanna per il metodo adottato per l'approvazione dei provvedimenti attraverso lo strumento improprio del Decreto Legge e in assenza di qualsiasi confronto con le parti interessate, come peraltro annunciato dallo stesso ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca;

  2. la riprovazione per aver affrontato un argomento di tale rilevanza ed impatto sociale all'interno di un provvedimento di spesa (collegato alla Finanziaria 2009) ed esclusivamente con una logica di drastica ed indiscriminata riduzione dei costi;

  3. la preoccupazione per una serie di provvedimenti che delineano uno scenario di progressivo indebolimento dell'Università pubblica fino al suo potenziale smantellamento.

  • a) Il blocco del turn-over, del personale docente e tecnico-amministrativo, al 20% (2009-2011) e successivamente al 50% (2012-2013), che produrrà un severo impoverimento dell'offerta didattica e della qualità dei servizi, impedirà l'avvio dell'atteso e più volte auspicato ricambio generazionale e vanificherà le prospettive di tutti coloro che hanno intrapreso il percorso della ricerca e degli studi;

  • b) il taglio del già esiguo Fondo di finanziamento ordinario dell'Università pubblica (1,5 miliardi di euro dal 2009 al 2013), ulteriormente aggravato dalle anticipazioni contenute nel Dpef;

  • c) la possibilità concessa al Senato accademico di trasformare le Università in Fondazioni di diritto privato tramite un voto a maggioranza semplice; una trasformazione irreversibile che renderebbe l'accesso alla formazione universitaria ancora più classista, pregiudicando la libertà d'insegnamento e di ricerca.

L'assemblea auspica che si possa avviare una seria discussione sul futuro dell'Università italiana e sui necessari processi di riforma che la riguardano, attraverso la consultazione delle varie componenti (docenti, studenti, personale tecnico e amministrativo).

L'assemblea chiede che sia convocato un CdF straordinario per discutere e deliberare riguardo alle seguenti proposte:

  • possibilità di tenere lezioni aperte, in piazza oppure maratone didattiche e relativa pubblicizzazione;

  • pronunciamento del Rettore e del Senato accademico rispetto ai provvedimenti contenuti nella legge 133/08;

  • richiesta di trasparenza di bilancio;

  • richiesta di un'aula per attività di informazione, confronto ed elaborazione riguardo alla situazione dell'Università;

  • pubblicazione delle deliberazioni e proposte dell'assemblea sulla home page del sito di Facoltà;

  • richiesta dell'aula magna per un'assemblea settimanale.

L'assemblea aderisce inoltre alle seguenti iniziative:

  • promozione referendum abrogativo;

  • sciopero del 30 ottobre (Cgil-Cisl-Uil Scuola) e del 14 novembre (Cgil-Cisl-Uil Università e Ricerca).

L'assemblea, infine, esprime solidarietà alle agitazioni di studenti e docenti che stanno avvenendo negli altri atenei italiani.

Modena, 22.10.2008