Iscriviti alla FLC CGIL

Home » Notizie dalle Regioni » Friuli Venezia Giulia » Gorizia » La Cgil Scuola Nazionale alla festa del 1° maggio a Gorizia

La Cgil Scuola Nazionale alla festa del 1° maggio a Gorizia

La festa dei lavoratori del 2004 è stata dedicata da Cgil, Cisl e Uil all'allargamento dell'Europa. La manifestazione nazionale a Gorizia, città simbolo della storica divisione dell'Europa.

04/05/2004
Decrease text size Increase  text size

Il 1° maggio 2004 è stato dedicato da Cgil, Cisl e Uil, all’allargamento dell’Europa, con la manifestazione nazionale a Gorizia, città simbolo della storica divisione dell’Europa. Dal 1° maggio, infatti, 10 nuovi Paesi, in gran parte dell’Est, sono entrati a far parte dell’Unione Europea. Pace, diritti, lavoro nell’Europa che cambia e che si allarga sono stati i temi messi al centro della giornata.

Il tema dei diritti e del lavoro per il movimento operaio e sindacale si è sempre intrecciato con quello della convivenza e della pace. La sfida ora è quella di costruire davvero l’Europa dei popoli, visto che si sono abbattuti i muri ma non i confini. Per i cittadini, per i lavoratori di quei paesi, infatti, permane ancora il problema della libera circolazione che al momento e paradossalmente viene garantita invece alle merci e alle cose. E’ stato questo il cuore dell’intervento di G. Epifani, conclusivo della manifestazione, che ha sottolineato le necessità di risolvere questo inaccettabile paradosso.Ma l’unificazione europea non ha fatto dimenticare ai tre leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil Epifani, Pezzotta, Angeletti, i problemi nazionali, in materia di politica economica e industriale. Alitalia, Fiat di Melfi sono solo la punta di un iceberg che denuncia la miopia e l’assenza di un governo nazionale su questi terreni, la cui crisi si tende ora a scaricare solo sui lavoratori. Tutto ciò è inaccettabile ed il governo deve aprire un confronto vero con i sindacati: questa la decisa richiesta che unitariamente è stata ribadita a Gorizia. Epifani, inoltre, ha sottolineato la necessità di coniugare sviluppo e qualità, mettendo al centro le politiche dell’istruzione e della formazione, diversamente dalle scelte sciagurate di questo governo.Essi hanno parlato nella Piazza Transalpina assieme ai leader dei sindacati sloveni. Nella piazza, poco prima, erano giunti due cortei, uno proveniente da Gorizia l’altro da Nova Gorica, a simboleggiare il superamento di quella storica divisione.
In questa piazza, ribattezzata “piazza Transalpina”, fino a ieri correva il confine fra due stati, che divideva in due la città di Gorizia. Un confine che per anni ha rappresentato un muro politico, ideologico, economico, emozionale. A mezzanotte del giorno 30 aprile, alla presenza di molte migliaia di persone (nonostante la pioggia), dopo i discorsi ufficiali, il presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, ha “picconato” l’ultimo mattone del muro che separava le due città e i due stati. Una volta quì iniziava la ferrovia dell’ex Iugoslavia; stazione Transalpina è il nome dell’edificio che campeggia sulla piazza ora ribattezzata.
A testimoniare la condivisione dei valori della convivenza e della pace, ed il ruolo decisivo su questi temi della scuola pubblica, una delegazione della Cgil – Scuola nazionale, con delegazioni provenienti da altre regioni, assieme a molte compagne e compagni della Cgil -Scuola regionale friulana, era presente sia a mezzanotte nella piazza, ad assistere alla storica caduta del confine, sia il giorno dopo al corteo sindacale, dietro lo striscione della CGIL – SCUOLA nazionale.

Roma, 4 maggio 2004